mercoledì 21 luglio 2010

Confettura di pesche al cardamomo

Confettura di pesche al cardamomo

Adoro la confettura di pesche (rigorosamente in pezzi) e ho scoperto che queste sono un tipo di frutta che si presta benissimo ad accostamenti più o meno azzardati: dal lime, al rum, alla vaniglia, fino ad arrivare, nei giorni scorsi, al cardamomo.
Quest'ultimo è una spezia un po' particolare, caratterizzata a mio avviso da un sapore ed un profumo marcato, "limonoso". Non saprei come altro descriverlo. Di certo non è un sapore a cui siamo abituati, ma io l'ho trovato gradevole.


La ricetta è molto semplice: si tratta di prendere le pesche, pesarle una volta pulite e sbucciate (le mie erano circa 7 etti), mescolarle allo zucchero (io ne metto un po' più della metà in peso della frutta) e aggiungere i semini interni di cinque-sei frutti. Io li ho pestati leggermente, ma consiglio di macinarli il più finemente possibile. Potete usare anche la spezia in polvere, ma ha un aroma meno persistente e facilmente volatile. Per essere sicuri che l'aroma non 'svapi' i semini potete aggiungerli a metà cottura anziché fin dall'inizio.
La marmellata è pronta quando, facendone colare qualche goccia in un piattino, queste non scivolano via ma raddensano rapidamente a contatto con la superficie fredda.

martedì 13 luglio 2010

Farina di cocco home-made

Fiocchi di cocco disidratato


 Il cocco fresco, va consumato entro breve tempo; quando dalle varie preparazioni avanzano dei pezzetti, questi si conservano bene per un giorno in una ciotola con dell'acqua (avete presente, no, i venditori di cocco-bbello-cocco-fresco-cocco-de-mamma? Ecco!) anche fuori dal frigorifero.
Il latte estratto invece si degrada abbastanza velocemente per cui è meglio utilizzarlo nelle stesse preparazioni che andremo a fare appena dopo l'apertura, oppure ce lo potremo bere così com'è, magari dopo averlo filtrato con un colino da eventuali residui della buccia esterna. E' una bevanda dissetante e, a quanto pare, con proprietà lassative (personalmente ritengo che la quantità minima presenti nelle piccole noci in commercio non debba far preoccupare).
Il cocco è altresì ricco di potassio ma anche di grassi; discrete la presenza di ferro e fosforo.

Dopo questo prologo vi dico cosa ho fatto con dei pezzetti di cocco che mi erano avanzati (e che non ne potevo più di consumare a morsi) da QUESTA preparazione.
Li ho sciacquati sotto l'acqua corrente e li ho messi per un giorno, un giorno e mezzo ad asciugare su un piattino rivestito con un doppio strato di carta assorbente.
Quando ho visto che si erano ben asciugati, ho preso la mia grattugina microplane e mi sono messa con santa pazienza a grattare per ottenere quei bei fiocchi che si comprano già imbustati.
Ogni tanto invertivo il senso del cocco, lato bianco, lato con buccia, perché la parte bianca tende a fare restare una sorta di avanzo che dopo è impossibile grattugiare. Quindi per minimizzare gli sprechi.
Qualche pezzettino alla fine avanzerà di sicuro, se non volete grattugiarvi le dita, ma è una parte trascurabile che può finire direttamente in pancia senza problemi! :P
I fiocchi così grattugiati li ho stesi per un giorno ed una notte su un piano rivestito di carta assorbente in modo che l'umidità residua evaporasse.
Penso che chi ha l'essiccatore o chi è pratico di microonde possa anche velocizzare la tecnica... Se vuole provare e farmelo sapere sarò felicissima di aggiungere la variante rapida!


Una volta disidratati, ho messo i fiocchi in un paio di barattolini (30gr e 12gr le quantità da me ottenute) e PENSO che la conservazione migliore si possa ottenere in freezer. Voi che dite? Ho paura che in frigo tendano a riprendere un po' di umidità e fuori non so per quanto si potrebbero conservare...
Penso che soprattutto per i celiaci sia un'ottima alternativa 'sicura' qualora non trovassero in commercio prodotti 'garantiti', esenti da contaminazioni, in busta.

Primi - Risotto polpo zucchine e zafferano

Risotto polpo zucchine e zafferano
Fonte di ispirazione: la ricetta di franci75 su CIS


◊ Ingredienti

1 e 1/2 tazza (mug) di riso
1 tazza di acqua o brodo (più il necessario per idratare il riso)
1 polpetto medio
1 zucchina grossa
sale
olio
aglio (ho usato un pizzico microscopico di quello in polvere)
mentuccia
zafferano
brandy
odori per lessare il polpo (cipolla, sedano, carota, prezzemolo, basilico)


◊ Procedimento ◊

Ho lessato un polpetto fresco in una pentola con gli odori: messo in acqua fredda, fatto bollire per circa 40 minuti e fatto raffreddare nella sua acqua.
L'ho fatto il giorno prima perché avevo paura che, essendo fresco, il polpo non mi arrivasse al giorno dopo; l'ho tenuto un giorno nella pentola con la sua acqua senza problemi.

Visto che avevo paura che una seconda cottura, come indicata nel procedimento Franci, mi indurisse il polpo (in genere quello fresco è più a rischio di quello surgelato) ho cambiato un po' le modalità di cottura:

Ho messo una tazza e mezzo di riso vialone nano a tostare in una pentola antiaderente con un pezzetto di dado vegetale (o forse di quelli con poco sale non lo so) e una quasi inesistente spolverata di aglio, poi ho aggiunto un goccio di olio e una tazza di acqua.
Poi ho pensato: che acqua e acqua... Mettiamo il brodino del polpo ! Così, dopo aver sfumato il riso con un po' di brandy ho allungato via via con il brodo del polpo.

Nel frattempo ho mandato in padella con un filo d'olio la zucchina grattugiata con un pizzico di aglio e aggiunto verso la fine il polpo tagliato a pezzetti.

A metà cottura del riso, ho aggiunto ad esso il condimento per poi finire aggiungendo lo zafferano e la mentuccia spezzettata a mano. Segue assaggio per verificare di sale e sapore .

Piatto rifinito con pistilli di zafferano e foglioline di mentuccia (ah, non serve dirlo ma la dose è puramente fotografica, non mangereccia ovviamente ).

lunedì 12 luglio 2010

Antipasti - Cetrioli al Curry

 Cetrioli al Curry
Ricetta tratta da Cucinare bene del Luglio 2008 


◊ Ingredienti ◊
Un cetriolo di quelli lunghi
250gr di ricotta
curry
(zafferano)
sale
(pepe rosa)
(erba aglina o cipollina)
pistacchi
pepe
latte
[Tra parentesi ho riportato le mie personali aggiunte]

◊ Procedimento ◊
Lavare bene il cetriolo, spuntarlo e rigarne la buccia con un rigalimoni.
Tagliarlo a rocchetti e scavarli con un piccolo cucchiaino o apposito scavino, cospargere l'interno di sale e far riposare una ventina di minuti in modo che perdano l'acqua di vegetazione.
Risciacquarli bene e asciugarli.
Nel frattempo avremo preparato e fatto riposare un po' in frigo in modo da farla compattare, la ricotta con il curry, sale e pepe e pistacchi tritati. Io non ho aggiunto sale - e nemmeno il pepe - perché per me era già saporita così e non ho aggiunto i pistacchi. Ho aggiunto invece dell'indian saffron, dello zafferano meno pregiato che avevo comprato due anni fa in Turchia, perché il mio curry non colorava molto.
Mettere il composto nei rocchetti con una sac a poche con la bocchetta stellata e decorare con i pistacchi. Io invece ho usato del pepe rosa e dei fili di erba aglina, oltre ai fili avanzati della buccia del cetriolo che ho fatto arricciare in acqua e ghiaccio.