tag:blogger.com,1999:blog-53875670672415993472024-02-07T06:03:57.774+01:00Il riccio e la castagnaPapihttp://www.blogger.com/profile/18099074430797394698noreply@blogger.comBlogger20125tag:blogger.com,1999:blog-5387567067241599347.post-88858607135424762202011-04-15T15:25:00.010+02:002011-04-16T10:29:36.983+02:00Torta Grenoble di Paco Torreblanca<div align="center" style="background-color: #d1ac6c; color: #660000;"><span style="font-size: large;">Torta Grenoble Di Paco Torreblanca</span></div><div align="justify"><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi93UxCwKRZxea9kXkK_pk6WLei1eFJoAoxKYEW2igIZRpNQNoKu67BAYW-eivn9UtDpeA0cvXnJ2Vy12-nY5WDtu5GiHbAg0XkrPWCz9q3Rpk961nCtIyA0BZv4yE6KweibtFaQZYPeAg/s1600-h/DSC_0653%5B5%5D.jpg"><img alt="DSC_0653" border="0" height="269" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUuGP5gi35vKIdfGd7GjZBki8fqP1oLv7QqnOJVvCFyKVhkp5sRrSrHLA6SJlA8dRnLR7mfDOXvo320CkXhjlxYCS6lWFYZhuQj4QdfL_lWjrlMSHJkiaHQaC6E5_-U-_epwaBBzirgW8/?imgmax=800" style="border-color: -moz-use-text-color; border-style: none; border-width: 0px; display: inline;" title="DSC_0653" width="404" /></a> </div><div align="justify"><i>Finalmente, dopo quasi 6-mesi-6, mi decido a postare la ricetta della Grenoble di Paco Torreblanca che ho utilizzato per la torta di <a href="http://www.cucinainsimpatia.net/viewtopic.php?f=57&t=16466">compleanno di Nonna Papi</a>. <br />
Non fatevi spaventare però dalla lunghezza. La ricetta in effetti è laboriosa ma di fatto non ha passaggi particolarmente difficili. Magari però è meglio dotarsi di un <u>termometro digitale</u>, di una <u>bilancia con precisione al grammo</u> e di un <u>anello regolabile</u>, questo sì. Ah, dimenticavo! Anche lo <u>spazio libero in freezer</u> è necessario! <br />
Del sale maldon e del caffè giamaicano blue mountain fatene pure a meno (alla torrefazione vicina costa, A LORO, 90 euro al chilo! Figuriamoci se lo prendevo!!! Un buon caffè macinato fine fa lo stesso la sua figura, fidatevi!) <br />
Le mie peripezie invece sono da addebitarsi in primis alla mia 'broccioneria', in secundis al fatto che ho dovuto preparare tre torte di due dimensioni differenti. Il ricalcolo delle dosi è stato un po' troppo preciso e quindi ho rischiato di avere meno prodotto per la torta più grande, che infatti è venuta più bassa. Ma se vi volete cimentare in questo capolavoro di pasticceria vi basta uno stampo da 18 e un anello da 20! Non vi metterò pertanto le dosi per la torta da 29 che ho calcolato con una semplice proporzione basata sul raffronto delle aree delle teglie (sarebbe più corretto confrontare i volumi tra le altre cose). <br />
Qualche imprecisione nelle dosi a dire il vero c'è ma troverete le mie annotazioni personali leggendo la ricetta.</i></div><div align="justify">La ricetta che vi metto è stata messa da Claudia su <a href="http://www.gennarino.org/forum/viewtopic.php?f=15&t=13997">Gennarino</a> ed è valida per una torta di 20 cm di diametro. <br />
La trovate anche nel blog di <a href="http://idolcidipinella.blogspot.com/2009/05/caffe-caffe-fortissimamente-caffe.html">Pinella</a>, ma non ho capito come mai le dosi risultano diversificate secondo varie proporzioni (X2, X2.5, X5). <br />
Le foto che vedete sono tratte dal compleanno della nonna (la torta a pseudo forma di 80) e da quello di mia cugina (quello con le roselline): infatti un disco che formava l'8 era avanzato e l'ho utilizzato circa 15-20 giorni dopo (tenendolo in congelatore e si è conservato benissimo, il croccante è pure rimasto tale!) per il compleanno di mia cugina; :D lei ha accettato di buon grado il dolce ''riciclato'' e così ho solo cercato di ridecorarlo... Ma come vedete io, con il cioccolato plastico, ho ancora qualche problemino... </div><div align="justify"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiS1uS2wbHm3XwZVRV7Uh2FI_WjI6Zqu3Zi43ntdRA5Y7sIsDfA3xzoq73CFEMTSWK9KAZTS8HLekGSv9FG26_k4rdXcAweVNG7P_n26wTGBzTDK3FIO8eDfffHJF38EKlY3DJXPHuin_U/s1600-h/DSC_0645%5B3%5D.jpg"><img alt="DSC_0645" border="0" height="269" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj341x3iNHqtdFPj58SfAu5nh-iF4vVzY20ivYdICL2lol3mvtSlzfkXfQDclkx0j8XZEWGuVatjWllL1TizfE-jaHpq2ktLt1neY3LcHnUqTYfujNofWhbKAgdr5WlMf_3nKHPFFHAKNc/?imgmax=800" style="border-bottom: 0px; border-left: 0px; border-right: 0px; border-top: 0px; display: inline;" title="DSC_0645" width="404" /></a> </div><div align="justify">La torta è fatta di vari strati che vanno congelati, potete farli in una giornata ma io vi consiglio, per evitare troppo stress, di distribuire la preparazione in un paio di giorni. Vi metto quindi anche un esempio di procedura. <br />
Questi i layers che compongono il dolce: </div><ul><li> <div align="justify"><b>Biscotto di noci e miele</b></div></li>
<li> <div align="justify"><b>Cremoso al caffé</b></div></li>
<li> <div align="justify"><b>Croccante di riso</b></div></li>
<li> <div align="justify"><b>Caramello semiliquido</b></div></li>
<li> <div align="justify"><b>Mousse al caramello e caffè</b> (distribuita su tre strati)</div></li>
</ul><div align="justify"><i>(Dite la verità già vi è venuta la bavetta vero?)</i></div><div align="justify"></div><div align="justify"><b><i>Nota:</i></b> le dosi sono quelle indicate da Claudia, io vi consiglio di arrotondarle anche un pochino in eccesso (esempio 12gr a 15gr, i tuorli arrotondateli al numero più vicino: ad esempio 42gr di tuorli sono circa 2 uova. Se pesandoli, magari ne avete usati di piccoli, vi accorgete che siete ancora lontani dal peso giusto aggiungetene un altro se in tal modo la differenza dal peso richiesto è minore). </div><div align="justify"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4kvaDb1ot4lIHcH60L584BcxXSzVlhk5mOhgx0o6Pwz-CEx3n01ZLOGWH3wUXNcspc8z_Ri_kP4nW7iIzjE_zd1dWGkRHWTCBnC6LtEsFmK170Eh_4z1tE_zQIHrYdD8355mx-NSsqDc/s1600-h/DSC_0599%5B3%5D.jpg"><img alt="DSC_0599" border="0" height="269" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2iCk2CSh7HczXajEXKkXxf5uiXbq3Oh-aE-ffHDbHz5Bql96loCsK9Ij7NMC1Krs1kOv3t10OBVyyYV1PlBUnKzAg6z5MaULgPxtssg5TtmyEVT8FAqjpgbVIQ3WrTHNOs3PJxOvQ4Y0/?imgmax=800" style="border-bottom: 0px; border-left: 0px; border-right: 0px; border-top: 0px; display: inline;" title="DSC_0599" width="404" /></a> </div><div align="justify"><b><i></i> </b></div><div align="justify"><br />
<b><b><i>_________</i></b>Giorno I<b><i>_________<br />
</i></b></b></div><div align="justify"></div><div align="justify"><br />
Potete preparare e congelare separatamente il biscotto, il croccante di riso, il mou e un ingrediente del cremoso al caffé. <br />
Ogni volta che avrete congelato un "inserto" (e per alcuni come il croccante o il cremoso basta veramente poco!) potrete sfilarlo dallo stampo, adagiarlo su un piano del freezer, magari coperto da stagnola, e riutilizzare lo stampo o l'anello per la preparazione seguente!</div><div align="justify"><br />
<b>LATTE AL CAFFE' </b><br />
<b> </b> <br />
La mattina preparate subito l'infusione di latte e caffè che è descritta in fondo, nel paragrafo del cremoso al caffè, in modo da trovarvela pronta il giorno dopo.</div><div align="justify"><br />
<b>BISCOTTO NOCI E MIELE</b></div><ul><li> <div align="justify">30gr tpt noci (15gr noci + 15gr zucchero) </div></li>
<li> <div align="justify">42gr tuorli (circa 2) </div></li>
<li> <div align="justify">41gr albumi (circa 1 e 1/2) </div></li>
<li> <div align="justify">25gr farina </div></li>
<li> <div align="justify">13gr burro </div></li>
<li> <div align="justify">12gr zucchero (circa 2 cucchiaini) </div></li>
<li> <div align="justify">12gr miele (Claudia specifica millefiori, io avevo solo quello alla lavanda che tanto di lavanda non sapeva)</div></li>
</ul><div align="justify">Tritare finemente noci e zucchero in pari quantità fino a raggiungere una consistenza farinosa. <br />
Montare gli albumi con 6 gr di zucchero. Quindi i tuorli con il tanto per tanto di noci e i restanti 6 gr di zucchero. Incorporare delicatamente i primi nei tuorli, mescolando dal basso verso l'alto senza farli smontare (come è successo a me). <br />
Aggiungere la farina setacciandola. <br />
Nel frattempo avremo messo a fondere il burro; io, invece di aggiungerlo separatamente, vi ho incorporato il miele, in modo da rendere questo più fluido e raffreddare al contempo il burro. Quando si è raffreddato ma aveva ancora la consistenza fluida l'ho aggiunto piano piano al composto. <br />
Versare in uno stampo da 18 cm di diametro (io l'ho imburrato e infarinato) e cuocere a 190°-200° in forno statico (io ho posizionato la griglia al secondo livello dal basso) per circa 10-12 minuti. <br />
Fa fede la prova stecchino. <br />
Una volta cotto, farlo intiepidire nello stampo, sformarlo, farlo freddare su una gratella e dopo 1-2 ore avvolgerlo nella pellicola e metterlo in congelatore. <br />
<i>Primo step, superato!<br />
<br />
</i></div><div align="justify"><b>CROCCANTE DI RISO SOFFIATO</b></div><ul><li> <div align="justify">20gr cioccolato al latte </div></li>
<li> <div align="justify">43gr di pralinato di nocciola (21gr di nocciole + 21gr di zucchero) </div></li>
<li> <div align="justify">40gr di riso soffiato</div></li>
</ul><div align="justify"><b><i>Nota 1:</i></b> per le dosi del pralinato vi consiglio di arrotondare a 20+20 o 25+25 <br />
<b><i>Nota 2:</i></b> il riso soffiato è troppo per essere amalgamato dal resto, vi consiglio di ridurlo a 30gr come ho fatto io <br />
Per fare il pralinato si riduce molto semplicemente in pasta un tpt di noci e zucchero, prolungando l'azione del tritatutto, che dovrà scaldare il composto e far uscire l'olio alla frutta secca, in modo da ottenere, al posto di una farina, una crema oleosa. Vedrete che il composto tenderà ad aderire alle pareti; aiutatevi con un cucchiaino e continuate a frullare. <br />
<i>Io l'ho trovato un ottimo insaporitore e penso che si possa utilizzare con qualunque tipo di frutta secca per aromatizzare varie preparazioni; in pratica al posto delle varie creme di pistacchio o nocciola o mandorle etc, piene di olii di dubbia provenienza, si può utilizzare questo, che magari non sarà liscio come le preparazioni industriali ma di sicuro è più salutare!</i> <br />
Volendo potete conservarlo in un barattolo chiuso. Per pochi giorni anche fuori dal frigo. <br />
Far fondere il cioccolato e mescolarlo al pralinato e al riso soffiato, aiutandovi con un cucchiaino. All'inizio, anche usando 30gr di riso, vi sembrerà che non si amalgami, voi continuate, vedrete che alla fine lo farà! <br />
Io ho tagliato un foglio di carta forno formando un disco da porre sul fondo del mio stampo da 18 cm, l'ho adagiato ben steso dentro di esso e vi ho versato sopra il composto, livellandolo con un cucchiaio. Ho coperto con un altro foglio di carta forno e spianato con un pentolino (o un batticarne) per avere un disco bello piatto. <br />
Ho coperto lo stampo con l'alluminio e l'ho messo in congelatore. <br />
<i>Secondo step, superato!<br />
</i></div><div align="justify"><br />
<b>CARAMELLO SEMILIQUIDO</b></div><ul><li> <div align="justify">120gr panna </div></li>
<li> <div align="justify">100gr zucchero </div></li>
<li> <div align="justify">60gr glucosio </div></li>
<li> <div align="justify">1 pizzico di sale maldon (io: comunissimo sale fino dei monopoli di stato)</div></li>
</ul><div align="justify">Mettere in un pentolino dal fondo spesso zucchero, glucosio e acqua, mescolando a freddo per formare una pasta bianca omogenea. Dopodiché accendere il fuoco e non mescolare per alcun motivo. Al limite quando comincia a diventare ambrato girare leggermente il pentolino per amalgamare il tutto. <br />
Ottenuto il caramello, spegnere la fiamma e aggiungere piano piano la panna, mescolando con un cucchiaio di legno. Occhio, che sia la panna che il movimento del cucchiaio favoriscono la fuoriuscita del composto, quindi girate piano e aggiungete la panna poco a poco. Aggiungere il sale alla fine. <br />
Potete riporre il caramello, coperto in aderenza da una pellicola in frigo. O in un barattolo di vetro chiuso. Per riutilizzarlo potrete dargli una lieve riscaldata nel microonde (10-15 secondi) in modo da farlo ritornare più fluido e facilitarne la distribuzione sul croccante. <br />
<i>Questo mou è talmente godurioso che vi consiglio di nasconderlo e dimenticarvi dove l'avete messo fino al momento di utilizzarlo. Quello che mi è avanzato l'ho usato per annegarci le noci caramellate avanzate... Divorate in brevissimo tempo!</i> <br />
<i>Anche il terzo step è fatto, dai, mica era difficile!?</i></div><div align="justify"><i></i></div><div align="justify"><br />
<br />
<b><i>_______</i></b><b><i>__Giorno II<b><i>_________<br />
<br />
</i></b></i></b></div><div align="justify"><b>NOCI CARAMELLATE</b></div><ul><li> <div align="justify">200gr noci </div></li>
<li> <div align="justify">120gr zucchero </div></li>
<li> <div align="justify">10gr burro</div></li>
</ul><div align="justify">Le dosi secondo me sono in eccesso, ad ogni modo se vi avanzeranno non importa, potete sempre conservarle in un barattolino (anche se un po' si inumidiranno) chiuso. <br />
Dico questo perché io le ho triplicate per due torte da 18 e una da 29, ma mi sono avanzate... Quindi suppongo che anche la dose singola sia abbondante (soprattutto mi pare poco il caramello per la quantità di noci, quindi propongo di portare a 150 la dose delle noci, lasciando invariate le altre). <br />
Preparare il caramello (io ho aggiunto 4 cucchiai di acqua per facilitare lo scioglimento; solito procedimento: mescolarla allo zucchero per ottenere una pasta bianca liscia e metterlo sul fuoco piccolo, fiamma medio-bassa, a caramellare senza mai girarlo). <br />
Ho tostato leggermente le noci al crisp, e le ho aggiunte, assieme al burro, al caramello appena fatto, fuori dal fuoco. <br />
Girare con un mestolo di legno e versare su un foglio di silpat (o su una lastra di marmo/granito o un foglio di cartaforno), stendere e far freddare. <br />
Prendere qualche gheriglio e metterlo da parte per la decorazione. Le altre io le ho frantumate grossolanamente prima di aggiungerle al cremoso.</div><div align="justify"><br />
<b>CREMOSO AL CAFFE'</b></div><ul><li> <div align="justify">114gr latte </div></li>
<li> <div align="justify">98gr panna (ovviamente ne ho usati 100gr) </div></li>
<li> <div align="justify">36gr tuorli (circa 2) </div></li>
<li> <div align="justify">27gr zucchero </div></li>
<li> <div align="justify">12gr caffé blue mountain (io: una buona miscela di macinato espresso appena torrefatto) </div></li>
<li> <div align="justify">2gr gelatina</div></li>
</ul><div align="justify"><b>[Da fare la mattina del giorno I]</b> Lasciare in infusione il caffè in 114 gr di latte per 24 ore (io ogni tanto smuovevo la brocca, chiusa con una pellicola e lasciata fuori, a temperatura ambiente, per far precipitare sul fondo il caffè che era rimasto in sospensione). <br />
Invece di riaggiungere il latte per ripristinare il peso totale dopo la filtratura, Claudia suggerisce di mettere il caffè in 135gr di latte già in partenza, in modo da non dover fare aggiunte successive e avere già a disposizione al momento della filtratura i 114gr richiesti. Io ho seguito il suo suggerimento anche perché così l'aroma di caffè rimane più intenso. <br />
<b>[Giorno II]</b> Ammollare la gelatina in acqua fredda. <br />
Far bollire il latte con la metà dello zucchero; montare i tuorli con lo zucchero restante, aggiungere a filo il latte, mescolando, e rimettere sul fuoco fino a raggiungere la temperatura di 85°. <br />
Aggiungere la gelatina strizzata, far freddare, quindi montare la panna e incorporarla delicatamente, con il solito movimento di spatola dal basso verso l'alto e mettere in forma o in un anello o in una tortiera rivestita però di carta forno o pellicola (in modo da poter estrarlo senza problemi) da 18 cm. <br />
Aggiungere le noci caramellate spezzettate e congelare. <br />
<i>Eccoci arrivati alla fase finale!<br />
</i><b> </b><br />
<b>MOUSSE CARAMELLO E CAFFE' E MONTAGGIO FINALE</b></div><ul><li> <div align="justify">500gr panna </div></li>
<li> <div align="justify">100gr zucchero </div></li>
<li> <div align="justify">52gr tuorli (circa 3) </div></li>
<li> <div align="justify">40gr acqua </div></li>
<li> <div align="justify">5gr gelatina </div></li>
<li> <div align="justify">2gr caffè solubile</div></li>
</ul><div align="justify">Preparare una teglia con un foglio di acetato (io l'ho comprato in cartoleria) posto sul fondo; siccome il dolce andrà composto al contrario, il foglio di acetato serve a conferire l'aspetto liscio alla faccia esposta della torta. <br />
Preparare un anello da dolci a 20cm (o io non sono capace ad usarlo o il mio, ma pure quello di manu <img alt="" src="http://www.cucinainsimpatia.net/images/smiles/icon_twisted.gif" /> è bolso... Ho dovuto fermarlo con lo scotch carta perché mi si apriva!), metterlo sopra il foglio di acetato e inserire al suo interno una striscia di acetato (anche questa serve a rendere liscio il bordo). <br />
Il montaggio in un anello più grande serve ad avere un dolce con il bordo omogeneo. Se preferite che si vedano gli strati, usate la stessa dimensione degli inserti che avete preparato! <br />
Ammollare la gelatina in acqua fredda. <br />
Montare poco i tuorli e metterli da parte. <br />
Portate a ebollizione 200gr di panna. <br />
Preparare un caramello con 100gr di zucchero e 40 di acqua (solito procedimento scritto sopra). Aggiungere poco alla volta la panna calda e girare molto piano onde evitare strabordamenti dal pentolino (usatene uno a bordi alti, è meglio!). Una volta stabilizzatosi il composto, aggiungere i tuorli e rimettere sul fuoco fino a raggiungere gli 85°. <br />
Spegnere il fuoco, aggiungere la gelatina strizzata, il caffè solubile e girare fino ad amalgamare bene il tutto. <br />
Far freddare (io ho messo in frigo -comportamento poco ecologico ma efficace dal punto di vista della velocizzazione <img alt="" src="http://www.cucinainsimpatia.net/images/smiles/icon_lol.gif" /> -), montare 300gr di panna e incorporare al composto in due volte (io ho fatto scendere la temperatura sui 25 gradi onde evitare smontamenti di panna e di c...). <br />
A questo punto versare <b>1/3 di mousse</b> nell'anello, livellare, inserire il disco congelato di <b>cremoso</b>, aggiungere <b>1/3 di mousse</b>, inserire il disco di <b>croccante</b> congelato, distribuire (meglio se usate un sac a poche) il <b>caramello-mou</b> su di esso (evitate di farlo fuoriuscire dal croccante perché colerebbe su fianchi come è successo a me e se vedete che è troppo, non usatelo tutto, tanto lo potete conservare per altre preparazioni); aggiungere la <b>mousse</b> rimanente e il <b>biscotto</b> (io l'ho spinto un po' cercando di farlo affondare nella mousse in modo che questa arrivasse, sulla circonferenza, alla stessa altezza). <br />
Adagiare una pellicola a contatto e congelare. <br />
Dopo qualche ora togliere l'anello, la striscia di acetato e la pellicola, adagiare sopra un fondo di cartone, possibilmente dello stesso diametro della torta, girare sottosopra - delicatamente! - la torta. Togliere il foglio di acetato che prima era sul fondo e guarnire con le noci caramellate intere. </div><div align="justify"><br />
Io ho decorato i bordi con del cioccolato plastico secondo la <a href="http://www.cucinainsimpatia.net/viewtopic.php?p=295501#p295501">ricetta</a> di Soniatim, che ringrazio (200 gr. cioccolato bianco - 1 cucchiaio di sciroppo di glucosio - 3 cucchiai d'acqua - zucchero a velo e maizena q.b. per renderlo lavorabile). <br />
Ma potete sbizzarrirvi con decorazioni al caramello (che ovviamente dovrete fare al momento, altrimenti si scioglieranno) o al cioccolato; Paco Torreblanca decora semplicemente con una glassa al latte (di cui non ho trovato la ricetta), una striscia di noci caramellate e anice stellato e una spolverata di cacao. <br />
Per la torta di compleanno della nonna ho formato i "buchi" delle cifre con dei dischi di cioccolato fondente fuso e coppato su cartaforno (e messo a indurire in frigo), accompagnati da ferrero rocher tagliati a metà. Come collante per noci e cioccolato ho usato il ciocco fuso. </div><div align="justify"><br />
<b><i>Ah non serve dirlo, i singoli layers a mio parere sono facilmente utilizzabili singolarmente o variamente composti per produrre dessert in bicchierini o similari, più veloci e meno ricchi!</i></b></div>Papihttp://www.blogger.com/profile/18099074430797394698noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-5387567067241599347.post-87113349080065207022011-02-23T15:42:00.003+01:002011-04-16T10:27:13.966+02:00Anatra al tegame con spezie e glassa all'arancia<div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i style="background-color: #d1ac6c; color: #660000;">Anatra al tegame con spezie e glassa all'arancia</i></span></div><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5mN5bDmYmVrdLZve4_pxTIZZ8t5cvsrCDdeYIO_N_iIbToSAn10WREB6cyzzmiYvMi80sd55rtgRF7x3pR1r1n2kFwDdr7pfZGuC6B7pJaogGlLeqaRsWxBWWUF-zRNSyKH76_71ZeTs/s1600/DSC_0421.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5mN5bDmYmVrdLZve4_pxTIZZ8t5cvsrCDdeYIO_N_iIbToSAn10WREB6cyzzmiYvMi80sd55rtgRF7x3pR1r1n2kFwDdr7pfZGuC6B7pJaogGlLeqaRsWxBWWUF-zRNSyKH76_71ZeTs/s320/DSC_0421.JPG" width="320" /></a></div><div style="text-align: center;"></div><br />
<div style="text-align: justify;"><i>Mi hanno regalato un pezzo di "nana"... Ma non avevo voglia di accendere il forno. Così ho optato per una sorta di arrosto morto, ovverosia una cottura al tegame... Ma come?<br />
Avevo già provato il petto con arance e aceto balsamico, così ho mantenuto l'arancia, tolto l'aceto balsamico e introdotto le spezie.<br />
Bando alle ciance... Ecco il procedimento:</i></div><br />
<div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjqTMUQCi4jHpuL58P8X7WwfbRv1hnG2aPjKarIHbQp6vaXQzPGAQWL237v8OXJ2YCItER6WcmMkGSwXo9hueOR8imj84CeRC13otUJ05Z_xi4b-Y2PGpOjYG7QObjAAYElvChpIWiByQ/s1600/DSC_0416.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="70" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjqTMUQCi4jHpuL58P8X7WwfbRv1hnG2aPjKarIHbQp6vaXQzPGAQWL237v8OXJ2YCItER6WcmMkGSwXo9hueOR8imj84CeRC13otUJ05Z_xi4b-Y2PGpOjYG7QObjAAYElvChpIWiByQ/s320/DSC_0416.JPG" width="320" /></a></div><br />
<div style="text-align: center;"><i><span style="font-size: x-small;">Qui sopra vedete, nell'ordine, la marinatura, la cottura dell'anatra, del brodo e della glassatura, gli scarti della marinata e del grasso della pelle</span></i></div><br />
Dopo aver "scacchionato" (fiammeggiato) l'<b>anatra</b>*, sciacquarla bene, tamponarla e metterla a marinare nel <b>vino rosso</b> (ho usato un Chianti DOCG), a cui ho aggiunto: un'<b>arancia</b> ed un <b>limone</b> tagliati a fette, un rametto di <b>rosmarino</b>, <b>cannella</b> (in polvere e stecche), <b>noce moscata</b> in polvere (poca) e, leggermente schiacciati al pestello/batticarne, dei chicchi di <b>ginepro</b>, di <b>pepe colorato</b> -verde, rosa, nero e bianco- e dei <b>chiodi di garofano</b>.<br />
Io l'ho messa a marinare la sera prima di farla a pranzo il giorno successivo.<br />
<br />
Il giorno successivo prendere un ampio tegame, ungerlo leggermente con dell'olio e metterlo sul fuoco. Scolare dalla marinata l'anatra e posizionarvela (non intero come ho fatto io, è preferibile tagliarlo in pezzi in modo da agevolare una cottura uniforme) DALLA PARTE DELLA PELLE. In questo modo la pelle fornirà il grasso necessario perché non si attacchi. Dopo qualche minuto di rosolatura, colare via l'olio prodotto dalla pelle e sostituirlo con un filo di <b>olio extravergine di oliva</b>.<br />
Da parte mettere un pentolino con del <b>brodo</b> (io ho usato del semplice dado vegetale) che servirà per bagnare la carne durante la cottura.<br />
Salare l'anatra, aggiungere di nuovo le stesse spezie già usate per la marinatura (non quelle *della* marinatura ovviamente!), filtrare parte del vino usato per la stessa, unirlo al succo di un'arancia spremuta e sfumarvi l'anatra.<br />
<br />
Nel corso della cottura, girare l'anatra più volte, aggiungendo il brodo e aggiustando eventualmente di sale e spezie (ricordate che andrete a glassarla con una salsa dolce, per cui non lesinate il sale, non deve venir fuori un dessert!). Io ho aggiunto anche del <b>timo</b> fresco.<br />
<br />
Nel frattempo, in un pentolino, mettere a caramellare dello <b>zucchero</b>, aromatizzato con un po' di cannella in polvere, con dell'acqua (ho fatto ad occhio); non appena imbiondisce, aggiungere gli spicchi di un'arancia, pelati al vivo e la buccia, ridotta a filetti sottili con l'apposito attrezzino per la julienne.<br />
Amalgamare bene con un cucchiaio di legno, aggiungere il succo di un'altra arancia e un goccio di brodo e far ridurre. Se il succo dovesse rendere molto liquido il composto, aggiungete un pizzico di maizena o altro amido per aiutare il composto a rapprendere.<br />
Quando la glassa si è formata, spegnere il fuoco e mettere da parte. Aggiungerla all'anatra quando essa sarà pronta e si sarà rappreso il fondo di cottura della stessa, lasciandone un po' da parte per guarnire il piatto di portata. Amalgamare il tutto e servire.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVM0nEybKGf0b151peAm0deQkbuaqS2oeFZu_yZ1MxLr41PUoG-rDtKyG57Sn549GT6i7AfIRz59h7Tg9aczT9VjvjFpA7DPH9F6Yrx_WuN2JNV3lxjb-wrM9lytnwXZm3xVMvsa49oPI/s1600/DSC_0425.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVM0nEybKGf0b151peAm0deQkbuaqS2oeFZu_yZ1MxLr41PUoG-rDtKyG57Sn549GT6i7AfIRz59h7Tg9aczT9VjvjFpA7DPH9F6Yrx_WuN2JNV3lxjb-wrM9lytnwXZm3xVMvsa49oPI/s320/DSC_0425.JPG" width="320" /></a></div><div style="text-align: center;"></div></div><br />
Il tutto si fa in circa un'ora.<br />
Perdonate la qualità delle foto, come al solito non ho una grande luce in cucina e mi sono venute mosse... Ma spero rendano comunque l'idea.<br />
<br />
*<i>ovviamente non l'ho fatto io... è una cosa che odio per via della puzza che si impianta in casa... In compenso ho dovuto togliere in fase di cottura qualche cacchione residuo con la pinzetta... Proprio come si fa per le sopracciglia! </i>Papihttp://www.blogger.com/profile/18099074430797394698noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5387567067241599347.post-75203491589772515652011-01-05T17:01:00.007+01:002011-01-05T17:07:42.640+01:00Bavarese allo zabaione con croccante di noci<div align="center" style="background-color: #d1ac6c;"><span style="color: maroon; font-size: large;"><i>Bavarese allo zabaione con croccante di noci</i></span></div><div align="center"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-4_-Cps78htIvR2FJwVw4Ao3sRPT9WMY5wIAhxsKt16F4ydTm7U7q7gXnRb2vxpvw_tlPRh7C50ScTkFYYggISG06E0oOPS7bwctrjlg30_c_GMYAPOF9EWoxsrklVfH5VTz8I2KTnRg/s1600-h/zabba2%5B5%5D.jpg"><br />
<img alt="zabba2" border="0" height="270" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqwNEhYcZgOu8VyArHQ-R54qVe513IDjBh0nqk5p9hfyVl9uhLI5d8e6oPYltUHCqdpqh1HXUXd81o_oZEdo7SZqahPG1cP0IojQxbkDWR7eM7hfsv_5s-AbdNE6VDVMkkJnfXWhw0EFY/?imgmax=800" style="border: 0px none; display: inline;" title="zabba2" width="404" /></a> </div><div align="justify"><br />
<i>Oddio... Bavarese... <br />
In effetti più che una bavarese aveva la consistenza di una mousse... Tanto per cambiare... -___-‘ <br />
Vuoi forse la poca gelatina o il fatto che l'ho conservata in frigo per nemmeno una giornata anziché nel freezer. <br />
Ad ogni modo, bavarese o mousse, non fa differenza... Senza falsa modestia vi dico che a me è piaciuta un sacco e con essa mi sono tolta la voglia di zabaione che mi era venuta in occasione della </i><a href="http://ilriccioelacastagna.blogspot.com/2010/11/mela-speziata-al-forno-con-frutti-di.html" target="_blank"><i>mela speziata</i></a><i>! Con questa torta, mi reputo apposto per un bel po'! <br />
…Ma veniamo al sodo!</i><br />
<i><br />
</i><br />
<i> </i></div><div align="justify"><b><i><span style="color: maroon;">Ingredienti<br />
</span></i></b><br />
6 tuorli <br />
zucchero in pari peso dei tuorli <br />
500gr panna fresca (anche 400) <br />
10-15 gr di colla di pesce <b>(*)</b> <br />
marsala a gusto proprio <br />
1 pan di spagna da 18-20cm tagliato a fette di 1 cm <br />
bagna al marsala <br />
<i> <br />
Per il caramello:</i> <br />
100gr zucchero <br />
3 cucchiai di acqua <br />
50-70 gr di noci<br />
<br />
<br />
</div><div align="justify"><i><b><span style="color: maroon;">Procedimento<br />
</span></b></i><br />
Innanzitutto preparare il <b>croccante di noci</b>: <br />
Formare con zucchero e acqua una pasta liscia e bianca; ripulire con un pennello bagnato gli schizzi sui bordi e porre a caramellare sul fuoco piccolo senza mai girare. <br />
Spezzettare grossolanamente una manciata di noci e gettarle nel caramello pronto. Stendere velocemente il composto su un foglio di silpat (o carta forno o una lastra di marmo o granito) e lasciar raffreddare. <br />
Coprire con un foglio e sminuzzare un po' di più con l'ausilio di un batticarne. <br />
<br />
Preparare uno <b>zabaione</b> in una pentola piuttosto capiente (gonfierà molto) e con un bel fondo spesso, in modo da evitare cotture e/o bruciature sul fondo come ho rischiato io. <br />
Separare 6 uova e pesarne i tuorli. Io ho ottenuto 120 gr e spiccioli (uova grandi). <br />
Aggiungere pari quantità di zucchero e montare un po' a freddo direttamente nella casseruola. <br />
Trasferire sul fuoco (fiamma bassa) e continuare a montare fino ad ottenere un composto gonfio, spumoso e denso. Se avete il termometro ancora meglio: montate fino a raggiungere indicativamente la temperatura di 70-80 gradi. <br />
Io ho fatto tutto aiutandomi con il minipimer con frusta a velocità intermedia. <br />
Il marsala io l'ho aggiunto in tre volte: all'inizio, a metà cottura e verso la fine, perché quello che ho adesso tende un po' a svapire e quindi, assaggiando, mi pareva che non avesse raggiunto il 'sapore vero da zabaione'. Quantità? Boh, versavo direttamente dalla bottiglia! <br />
Aggiungere la gelatina ammollata in acqua fredda e amalgamarla benissimo al composto girando bene. <br />
<b>(*)</b> <i>E qui il solito problema del mio rapporto con la colla di pesce: quanta? Io ne ho messi circa 8-10 grammi (un foglio e mezzo di quelli lunghi della Rebecchi). Non so se sia stata poca quella o sia stato il fatto della conservazione per un tempo forse troppo corto nel frigo e non nel freezer; fatto sta che la consistenza non è venuta quella più compatta tipica di una bavarese ma quella più morbida (ma a mio personalissimo gusto anche più gradevole) di una mousse. In ogni caso, siccome gli ingredienti tipici ci sono tutti, può a buon diritto essere chiamata bavarese a tutti gli effetti!</i> <br />
Mettere da parte la pentola. <br />
<br />
Mentre lo zabaione si fredda (scenderà un po' di livello), montare molto bene la panna. <br />
Quando lo zabaione si sarà intiepidito (io ho aspettato che la sua temperatura scendesse sotto i 30 gradi), amalgamarvi con una spatola la panna, a più riprese e lentamente, con il solito movimento dal basso verso l'alto per evitare che si smonti. <br />
<br />
<b>Montaggio.</b> Tagliare il pan di spagna (io ne avevo uno a forma di ciambella in freezer fatto con la ricetta di Luca Montersino) a fette di 1 cm di spessore e posizionarle nell'anello aperto a circa 20 cm di diametro (rivestitelo internamente con una striscia di acetato). <br />
Posizionate le fette fittamente, senza lasciare buchi, anche con rattoppi sovrapposti, tanto, una volta bagnato potete premere e livellare senza problemi e ottenere un disco sufficientemente omogeneo. <br />
Bagnare abbondantemente con marsala diluito in acqua e zucchero. <br />
Cospargere la superficie con le noci caramellate tritate e fare uno strato di bavarese livellando con una spatola o meglio ancora facendo dei cerchi concentrici con una sac a poche con la bocca tonda e larga. <br />
Ripetere ancora: strato di pan di spagna bagnato, noci caramellate e strato finale (più alto) di bavarese. <br />
<i>Nota:</i> se non volete vedere la stratificazione basta ovviamente che teniate più interno il pan di spagna, senza raggiungere i bordi dell'anello, in modo che la mousse vada a coprire tale spazio lasciato vuoto. <br />
Porre a raffreddare in frigo o freezer.</div><div align="center"><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjW5tEr56Kzp_0Kwy2OSjuld73Y5-m9pzdlztzGIkzlkxD0zHSjkhN_aeRTBCTlWR4B8_eO_W8dBegx5sYNpClFCp7IYWehaLJnhhtMd78onTleWAb706gl56OKFMeKqwLFy00vosHq9rc/s1600-h/zabba1%5B3%5D.jpg"><img alt="zabba1" border="0" height="269" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhpmkfLY1inOn3E0HYRcXler0w8gty6fzGYe-sNBwutpMOs4wWvShLBfr83G-JhEWg2wzAfx5z2YycWsjJjVfZ91D8Ua4KkkKOdNeDn2ozmVtu7BEpaqUqyp9RNQpIOUkAZ9vqw3f79K4/?imgmax=800" style="border: 0px none; display: inline;" title="zabba1" width="404" /><br />
<br />
</a> </div><div align="center"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsR8-voNoi7sX-hnfQH0r2R2WWzP8mH0fDsaD3Uhi1sy9gAfIgLFC_b5Qp66ToBm5vmAwY8cnxpvm6hTRY8tOj8YDg5ilAm-X14q_lL7C1P51K8m7S0y-hJ2BCUyNqbzKBlhKlpX6AWWA/s1600-h/zabba3%5B3%5D.jpg"><img alt="zabba3" border="0" height="269" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhw9rFjauE55VBbMt3fbd60pC8BWbbkTGZv3O2ty4UxTiVWgdvY9MvfmJ-ZXWVi2GhbMBVMdmPiFR6O3OhWKPoha8XSgWVaTTw0z-iRfI6Rib-L_MuIZzplkgd9XfLElF3h-BKG6Z5_-IU/?imgmax=800" style="border: 0px none; display: inline;" title="zabba3" width="404" /></a> </div><blockquote><div align="justify">Con gli albumi avanzati ho fatto delle <b>lingue di gatto</b> (come sapete si abbinano benissimo allo zabba!) con la regola del TPT -Tanto Per Tanto-. <br />
Avevo 200 gr di albumi, per cui: <br />
200 gr di burro <br />
200gr di zucchero a velo (vanigliato) <br />
200gr di farina (che stavo pure per dimenticarmi di aggiungere!) <br />
un pizzico di cremor tartaro per montare gli albumi. <br />
<br />
Montare il burro con lo zucchero a velo (se non usate il vanigliato aggiungete un po' di semini da mezza mezza bacca di vaniglia in modo da attenuare l'odore di burro e uova tipico di questi biscottini). <br />
<br />
Montare a neve gli albumi con il cremor tartaro e aggiungerli al composto, spatolando dal basso verso l'alto. <br />
No problem se si smontano gli albumi o non sono a neve fermissima; vi sono delle ricette che non li prevedono nemmeno montati ma semplicemente sbattuti. <br />
<br />
Su una teglia rivestita di carta forno formare delle strisce regolari e ben distanziate con la bocca piatta della sac a poche (io ho usato quella zigrinata, capovolta, quindi mi sono venute un po' ondulate). Occhio al distanziamento perché spanciano molto. <br />
<br />
Infornare a 150-175 gradi. Cottura a vista. Togliere quando comincia a colorirsi il bordo. <br />
<br />
Con la ricetta del TPT però ho notato che vengono più durette e con un forte sentore di burro (anche se c'è da dire che ne ho usato uno che non mi è piaciuto molto). Devo riprovare a farle con la ricetta che usavo qualche anno fa ma che ora non ritrovo. Mi pareva fosse nella raccolta "Cucinare con fantasia" ma non l'ho trovata.</div></blockquote><div align="justify">Le lingue di gatto più regolari (si fa per dire) le ho attaccate al bordo della torta con un po' di panna montata avanzata, leggermente sovrapposte l'una all'altra, per cercare di coprire le imperfezioni dovute all'uso di carta forno al posto dell'acetato per rivestire internamente il cerchio. <br />
Stringere il tutto con un nastro a mo' di charlotte, così non cadono i biscottini! <br />
Io non ho stretto molto perché avevo paura di fare un disastro con quel nastro che era un po' rigido! =))<br />
<br />
</div><div align="center"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirdAScXy-yFdRgGxgYoYmxCV9citIF6aa5IXMlLo1-YHG-VRUyZ-3f8ErzFc0gHeiI_oSj-8Ll9VaRgJqf6DuWShyphenhyphen1URvKu35hMI7x-8rmoeJKG-d9Mfm-GXx1cenDKjZ_ZPukueq-qRw/s1600-h/zabba5%5B3%5D.jpg"><img alt="zabba5" border="0" height="269" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhdnItohXAZT8TFleAGKBI9ck_DqVhkUpkzCRoq1IwzjRakQNW5OP5AO2232LN3lRkHboQ1CGuTeo_IMXFkKi3kiGwb6GGSHmHkBPPufVoAHTfKa3yyK9xTQO8Jd2y1-2wJ5PrC9UsVbg/?imgmax=800" style="border: 0px none; display: inline;" title="zabba5" width="404" /><br />
<br />
</a> </div><div align="center"><a href="http://lh3.ggpht.com/_jMMUNBceYcw/TSSV3T8xt2I/AAAAAAAAAF8/icmrJ0XGyiA/s1600-h/zabba4%5B3%5D.jpg"><img alt="zabba4" border="0" height="269" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2Xu1ZbrQVGKzH0mAyBYGhkfYAeX5Qn8WtYbH5jfgGw2iZXGiQ6h9dVBaWTikqWfuRj8ppzlXoseHQMOVws0EbvLg0nMBmzspbvDcfcArW3WB01gdvST5QtU0C7bdIgMRVinrZom1Ec94/?imgmax=800" style="border: 0px none; display: inline;" title="zabba4" width="404" /></a></div>Papihttp://www.blogger.com/profile/18099074430797394698noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-5387567067241599347.post-1620508598237067432010-11-29T21:56:00.005+01:002011-01-06T12:35:21.108+01:00Mela speziata al forno con frutti di bosco e zabaione<div style="background-color: #d1ac6c; color: #660000; font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: center;"><i><span style="font-size: large;">Mela speziata al forno con frutti di bosco e zabaione</span></i></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;"> </span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSKl6QF4rmNDd99o5YBxhP5zrLPtcGq2tp3pegKTT0MjGptZVM9kAJTEOnCt8Irgdo_huwiBcVay2ToXZArI1lXh6sxSTdlzPd8HXWdJEa_NQrFWhr2a6bPFfGAng-eHOctFmQ6KgB6ZI/s1600/melaforno.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="265" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSKl6QF4rmNDd99o5YBxhP5zrLPtcGq2tp3pegKTT0MjGptZVM9kAJTEOnCt8Irgdo_huwiBcVay2ToXZArI1lXh6sxSTdlzPd8HXWdJEa_NQrFWhr2a6bPFfGAng-eHOctFmQ6KgB6ZI/s400/melaforno.jpg" width="400" /></a></div><br />
<i><span style="font-size: small;">Una ricetta semplicissima, nata questa sera stessa, perché... avevo "voglia di qualcosa di buono"!</span></i></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><i><span style="font-size: small;">Non avevo intenzione di mangiarmi l'ennesimo ferrero rocher né di farmi fuori il barattolo di nutella, volevo qualcosa di ancor più coccoloso... Ed ecco quello che la mia mente (e la mia gola) ha partorito, grazie anche al suggerimento di mio cuGGGino che mi ha raccontato una ricetta simile, letta su qualche rivista!</span></i></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;"><br />
</span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;">Ho preso una <b>mela</b> rossa, bella profumata (sì sì, come quella di Grimilde!), l'ho lavata e le ho tolto il torsolo con l'apposito scavino.</span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;">L'ho messa in una ciotola di pyrex e dentro il buco ho versato una miscela di <b>zucchero</b> (un cucchiaio), <b>cannella</b>, <b>noce moscata</b> e un <b>chiodo di garofano</b> spezzato in due, alternata a dei <b>frutti di bosco</b> surgelati.<br />
Ho spruzzato con del <b>marsala</b> e messo al microonde a 500W per circa 7 minuti (controllare sempre, dipende dalla grandezza della mela, dalla sua maturazione, etc.).</span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;">Mentre cuoceva ho preparato un velocissimo <b>zabaione</b>, sbattendo in un pentolino, su fuoco basso, un tuorlo con uno (no ad essere onesti ne ho messi due per coccolarmi meglio :P) cucchiai di zucchero e del marsala.</span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;"><br />
</span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;">Cotta la mela, l'ho impiattata e vi ho versato sopra il succo di frutti di bosco e marsala e lo zabaione.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Non vi dico che goduria!!!!</span></span></div>Papihttp://www.blogger.com/profile/18099074430797394698noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5387567067241599347.post-6514871771945511972010-11-11T14:11:00.012+01:002010-11-11T14:49:04.201+01:00Chitarra al sugo di gallinella in giallo<div align="center" style="background-color: #d1ac6c; font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;"><i><span style="color: maroon;">Chitarra al sugo di gallinella in giallo</span></i></span></div><div align="center"><br />
</div><div align="center"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBhJtpjIKO93ACawkrrD1JU021IyNIX1xfJxAamaE_ySj8AdRqrg9lw161v-mcs-XlK3C4zR0_FgeWML_4UkhzX5fcQYF3LQbyB0GZbgC1pbl-9G5bDzGXv5XSHczMjjjo_YMId0qMEJM/s1600-h/gallinella1%5B4%5D.jpg"><img alt="gallinella1" border="0" height="604" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhj7OLUIbrd_ceCKHJRrC6vTlrb6StUyWCO-Q5K-_ZiX0hi6LVtRk7LcPj1ofgYL7ZmZ7mCYn7GcgFu9QaPFcmGVFVW31BT0Uusx-nkvAGOXlG03uZPjvi4ohY_kkwwBdnRVw6wtHSwPY4/?imgmax=800" style="border: 0px none; display: block; float: none; margin-left: auto; margin-right: auto;" title="gallinella1" width="404" /></a></div><div align="justify"><i><br />
Avevo ancora degli avanzi di pasta alla chitarra di <a href="http://www.cucinainsimpatia.net/viewtopic.php?p=244307#p244307">soli albumi</a> che mi occupavano spazio vitale in freezer; per cui ho deciso di impiegare i due filetti di gallinella che ho acquistato per un sughetto di condimento.</i><br />
<i><br />
</i></div><div align="justify"><b><i><span style="color: maroon;">◊ Ingredienti per 2 persone ◊<br />
</span></i></b></div><div align="justify">2 filetti di gallinella <br />
pasta alla chitarra q.b. per le vostre bocche <br />
una bustina di zafferano <br />
olio e.v.o. <br />
sale <br />
timo <br />
erba cipollina <br />
pistilli di zafferano <br />
pepe rosa <br />
marsala <br />
(1 cucchiaio di ricotta)<br />
<br />
</div><div align="justify"><b><i><span style="color: maroon;">◊ <span style="color: maroon;">Procedimento ◊<br />
</span></span></i></b></div><div align="justify">Ho lavato i filetti di gallinella e con l’ausilio dell’apposita pinzetta ho tolto loro le lische rimaste. <br />
Li ho quindi tagliati prima a listarelle, controllando che non vi fossero rimaste lische, e poi a tocchetti.</div><div align="justify">Ho messo in una padella un filo d’olio extravergine d’oliva assieme a dei rametti di timo fresco (ho usato il timo normale e quello limonino) e dell’erba cipollina secca. <br />
Giunto a temperatura vi ho aggiunto i tocchetti di pesce e ho fatto rosolare. <br />
Ho sfumato con del marsala e quindi ho aggiunto lo zafferano sciolto in un bicchierino d’acqua tiepida e ho aggiustato di sale. <br />
Per amalgamare il sughetto ho usato un cucchiaio di ricotta; tuttavia ho notato che ha appiattito, neutralizzato un po’ i sapori… La prossima volta farò il sugo di solo pesce. Un’alternativa potrebbe essere invece di utilizzare del labne agli aromi.</div><div align="justify"><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNbP38_UsqCnzXlHYG2hcIUWdNqszD8ee7fVTPtYNKI2aZWoIbIvY_mdsgTk4-38F3_G8rk5FaUbwUyQuhSYjVa9z7zpMceUSU5Hxh2E6yjuN7kgaDkJwHUuPoWWHUHq-CvFl7Xl5CafA/s1600-h/gallinellamix%5B4%5D.jpg"><img alt="gallinellamix" border="0" height="94" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiki2QSkiINIPYrc29DAkF-quca9NyGMmWQAmo3o_naliLd2q5CCiRMzubn8NPUnh8waclC0Az3DAV_kr94QvpwlM-NkdzJnam85EPXupqqNAS2RAVoT0pTk7PuRjJrZTQg_He3-jLVcg0/?imgmax=800" style="border: 0px none; display: block; float: none; margin-left: auto; margin-right: auto;" title="gallinellamix" width="404" /></a></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Gettare nell’acqua bollente la pasta, poca alla volta, in modo da non abbassare troppo la temperatura, scolarla non appena viene a galla ed aggiungerla alla padella con il condimento.</div><div style="text-align: justify;">Saltare 20 secondi la pasta per farla insaporire e servire colorando il piatto con pistilli di zafferano e pepe rosa.</div><div style="text-align: justify;">Se la pasta dovesse risultare eccessivamente asciutta, aggiungere un po’ di acqua di cottura e/o di olio a crudo.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiD0k8o_5d_oVA6SsfCnw9i-D3MjYJL7i_b6n6N3JfSlgwtdrdINHodfeCSAqwTder7hOL-B92-WL8nGsgfTaFmDc12m5Hy9T-1eBvB1HIOvfXm_oZMHqWhR4AXcwwmVImqd3y9jB2woBQ/s1600-h/gallinella2%5B4%5D.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="gallinella2" border="0" height="267" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxPWVHLU1bRxzn-JuGaSsmp9GF0dPnPZ9cFuBxXYw7fr3o7KFl87e8FTkV5PkTpxOt8IFmmVhCIw5SL_EESXzGb1E93Wbw2piqIu75TkrMIeAU6EO3r0rGRUj2ayYfmlom2AHwdyC7crU/?imgmax=800" style="border: 0px none; display: block; float: none; margin-left: auto; margin-right: auto;" title="gallinella2" width="400" /></a></div><a href="http://www.blogger.com/post-edit.g?blogID=5387567067241599347&postID=651487177194551197" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"></a>Papihttp://www.blogger.com/profile/18099074430797394698noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-5387567067241599347.post-76204326263095986782010-11-07T22:07:00.005+01:002010-11-07T22:17:41.310+01:00Quiche con funghi, salsiccia, pancetta e noci nella sfoglia di Loriana<div align="center" style="background-color: #d1ac6c; color: #660000; font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;"><i>Quiche con funghi, salsiccia, pancetta e noci nella sfoglia di Loriana</i></span><br />
<div style="background-color: white;"><br />
</div></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhP1wEKQZeWER5g2AVF6HlqZECbYcaON3etAZB6Tgio3uBhc9WSVn9ZwimP7YF1ENmST3y3iZvxhXCpta3fylwts26CvbeYle5C2XRRGLnavryrZN9mi7HicBepGXO2GRRak5N0df1e-7I/s1600-h/qui3%5B4%5D.jpg"><span style="color: black;"><img alt="qui3" border="0" height="269" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieiFYcWz2JE0xRYat_i78pj9zKzj7NKYHYy9NZQQUecMYs-4sGpu-smr-dPDN2Oyfnb0BeY5U3Z3662cNRrDa9rizZRjP5GUyOhsJ9l4WWcsXDnLk85gp0B9SpkGfCfE7QSReoc2P0hyQ/?imgmax=800" style="border: 0px none; display: block; float: none; margin-left: auto; margin-right: auto;" title="qui3" width="404" /></span></a> <br />
Dopo quasi tre anni finalmente ho provato a fare la sfoglia di Loriana, in occasione del compleanno di nonna. <br />
Con la doppia dose della ricetta <a href="http://www.cucinainsimpatia.net/viewtopic.php?f=20&t=1195"><span style="color: black;">originale</span></a> (500 farina manitoba + 500 burro + 500 ricotta + 1 pizzico di sale) avevo ottenuto due torte ai finocchi e pancetta, per la ricetta di <a href="http://www.cucinainsimpatia.net/viewtopic.php?f=50&t=9711"><span style="color: black;">Cappera</span></a>.<br />
<br />
<br />
Mi erano avanzati dei ritagli, che ho lasciato in frigo. <br />
Oggi li ho ripresi, li ho impastati assieme e ho fatto altri 3-4 giri, per "riattivarli". <br />
Ho steso la sfoglia sul piatto crisp del microonde e ho rifilato i bordi (da cui ho ricavato qualche striscia per la decorazione). <br />
Ho riempito con un impasto di avanzi:<br />
<br />
2 salsicce <br />
una manciata di misto funghi congelato <br />
una scatola di pancetta affumicata (scaduta) <br />
una manciata di noci <br />
un tot di panna fresca avviata (saranno stati sui 350gr) <br />
un tot di ricotta avanzata (uno o due cucchiai) <br />
2 uova <br />
sale <br />
pepe <br />
olio <br />
timo <br />
marsala <br />
parmigian<br />
<br />
<br />
Ho messo un filo (proprio un filo) d'olio in padella e vi ho fatto ammorbidire i funghi. <br />
Ho aggiunto le salsicce sbriciolate, la pancetta, le noci e fatto cuocere, aromatizzando con dei rametti di timo fresco e aggiustando di sale. <br />
Ho sfumato con del marsala secco e, una volta cotto il tutto, l'ho aggiunto ad una ciotola dove avevo sbattuto assieme due uova, la ricotta e la panna, il grana grattugiato e un pizzico di sale<br />
<br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj94rRBh4Gsr_E2Rcaa4M43JBePLX1CsPwAFbZXEvdZ5dt7Wbtyg2sV0jVob5wKBddgQX-BtJlurxsX6oC7QyVssHZsbPYLkTAZ-njw_Zb7ZZ_DU9hzNddezL0IIWuJd5f0vUBDiP8BPxA/s1600-h/qui2%5B4%5D.jpg"><img alt="qui2" border="0" height="269" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhX8-gI-glCxQtnh3KsDuh9v4H-iRhvfPCgJyKz98ichy3GR9uwLxayp7-EYr-_sRw1RXa6wtxyyPQ2LO-jRspIV7ie2gXQM7mZu0eTrtCzulO5rroWVVFRXQT5wMwEPmyVZjUhpZvIjwc/?imgmax=800" style="border: 0px none; display: block; float: none; margin-left: auto; margin-right: auto;" title="qui2" width="404" /></a> <br />
Ho amalgamato il tutto e ho versato il composto sulla sfoglia adagiata nel piatto crisp, ricoperta da un velo di pangrattato e formaggio grattugiato. <br />
Le strisce di decorazione le ho spennellate con del latte e sono affondate nel composto per poi riemergere quando la sfogliatura ha trovato la forza di salire<br />
<br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPTw7OhO1dqQ0WdnhGL7zLJA87DM-kDVy8MsqITojuAz0w-qVvU_BpViMm7LLFfTuXrNEccIPXEPQwNSnRRyXOM9wMCvMJGfOYAfXSgoEXwLGOHcV3RjLcv4p0v16g65tR_N7Xyf3hDFQ/s1600-h/qui4%5B4%5D.jpg"><img alt="qui4" border="0" height="269" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsHLugsraS1frGSO0_H6P7bl44cvL14HnlM1kLw6PaMRMbGwBtFbodL3GSClBXX-oHqdU5u8-AhnV1knu4Q3D9nakUdzU4MjV9TE3Y3y63M3-sXcqCY0gpWonuC0PPUelgi9Aiol7WKEw/?imgmax=800" style="border: 0px none; display: block; float: none; margin-left: auto; margin-right: auto;" title="qui4" width="404" /></a> <br />
Ho impostato il programma crisp per le quiche ma il tempo automatico era troppo poco, per cui gli ho dato un'altra decina di minuti (ho interrotto il tempo io quando ho visto che si era dorata per benino)<br />
<br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXYKyWRs8Sf7yepCc1_kwt0cdtVx_lzHIIRFUTVR4Miw09rhROXnsRdPxxGZeM4cMsFm0MS4yg_JJPJ3268L7aX9hBqAux9IBFHVBso9GM2gsVZvEeFMgYsd9agC0w7N1uzBYnkXfyivs/s1600-h/qui1%5B4%5D.jpg"><img alt="qui1" border="0" height="269" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGPTfzRH1has7Q35zhom21mxI0VuOunvhd3qYa2aoYwD-dK_vAV4H7X5X4r-PtU6AVspOZsqFaalJ6qDlPSsOpIZxZFbKPvuEVnxFcBsSmuTzevNX5zguHZ0KHxeV_-ffFWQuDwsqbUjQ/?imgmax=800" style="border: 0px none; display: block; float: none; margin-left: auto; margin-right: auto;" title="qui1" width="404" /></a> <br />
Io avevo poca pasta quindi la parte di sotto è risultata troppo fine; voi fatela un po' più spessa in modo che possa reggere il ripieno che è piuttosto liquido. <br />
Vi assicuro che è a dir poco libidinosissima!!! Alla facciazza degli avanzi!Papihttp://www.blogger.com/profile/18099074430797394698noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5387567067241599347.post-71131641100651966212010-11-06T16:45:00.007+01:002010-11-06T16:54:20.960+01:00Chitarra con nocciole ed erbe aromatiche<div align="justify"><i></i></div><div align="center" style="background-color: #d1ac6c;"><span style="font-size: large;"><i><span style="color: maroon;">Chitarra con nocciole ed erbe aromatiche</span></i></span><br />
<div style="background-color: white;"><br />
</div></div><div align="justify"><i><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5iX75y33P5gl11QGPFZ1M_IlubZGHxGng2t_JJxTXjQ5MuWlBIfZTF6SsFIkkYdYtdzQ5sj3nh9ewj1ig6cJXn6PrK718751DASB5hyphenhyphenE47mciAStfgep_SvryUtqYJo9678AwFHREer8/s1600-h/chitarra5%5B7%5D.jpg"><img alt="chitarra5" border="0" height="269" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlkQ3fhmg1g2kM5FNH-kyvPwx8qEi-gwmpvbJkOIQ3F5SVOrF_25_0z6M7jd6pRt12lvvS-a_KvmwYqfU79IVpT2oqeiFAJ9iU9FCg1TlRBsEnisaepz_7mC2HDawloHrl39khrntdCjM/?imgmax=800" style="border-width: 0px; display: block; float: none; margin-left: auto; margin-right: auto;" title="chitarra5" width="404" /></a> <br />
</i><i>Siccome avevo circa mezzo chilo di albumi avanzati dal dolce di compleanno della nonna e poiché non potevo congelarli per mancanza di spazio nel freezer, mi è rivenuta in mente <a href="http://www.cucinainsimpatia.net/viewtopic.php?p=244307#p244307" target="_blank">questa</a> ricetta di Jolanda e così li ho impiegati per inaugurare una chitarra che avevo da tempo immemore. <br />
</i><i><i>Peccato che non sia riuscita ad "accordare" al meglio la chitarra e quindi mi è venuta fuori una specie di pici piuttosto grossi… Dei picCioni direi!!! AHAHAHA, me la suono e me la canto! </i></i><br />
<i><i><br />
</i></i></div><div align="justify">Due cose ho notato però: per formare la palla mi ci è voluta molta più farina rispetto a quella prevista nella ricetta linkata; ne ho quindi aggiunta una certa quantità ad occhio ma direi che almeno altri 2-3 etti in più ne ho messi.<br />
<br />
</div><div align="justify">La pasta va buttata un poco per volta, a tappe, e scolata immediatamente, non appena sale, in quanto tende ad indurire, secondo me per la marcata presenza di albumi. <br />
Se non si ha la mia stessa urgenza di smaltimento albumi, si possono ridurre questi ed aggiungere acqua come mi ha suggerito la stessa Jo.</div><div align="justify"><br />
<br />
<b><i><span style="color: maroon;"><b><i>◊ Ingredienti </i></b>per la pasta ◊ </span></i></b><br />
<br />
500gr di albumi <br />
400gr farina 00 (+200) <br />
100gr farina di semola (+100)</div><div align="justify">Ho impastato prima nel robot e poi a mano. <br />
<br />
Ho preso un pezzetto di pasta per volta, l'ho stesa con il mattarello e messa ben infarinata sulla chitarra. <br />
Ho passato sopra il mattarello e disposto la pasta su un vassoio infarinato. <br />
Ne ho cotti subito 3 etti (pe due persone) e il resto l’ho congelato in vassoi infarinati (quando saranno induriti sarà possibile metterli in bustine).<br />
<br />
</div><div align="justify"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixZ0EUlO-yX1xYklKRPfLqztfCem4C_Bjnh1pc-ULzwW8KvsVliL2A_cRsk7Aur2wZNHZhbKwe9ETnvUP13pZONFZyqUrpVP9j8G097CUdWJPL5jVPc3-BBYAY0Y2eK9AKbHDPx0JM9Ic/s1600-h/chitarra1%5B4%5D.jpg"><img alt="chitarra1" border="0" height="269" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEid-OO-v6let9Wi40sgia0mc6L5v_Cf4mUE-8cU5xRzxwRY5wDgqa4L6rt7SnZgA2DNQofmd4Y_esKXMMCrYdNtGmTPi0Bsj2xadInh3LhvswsAuCVH0E0djLLjJraKPGZAFRe8Pji9d7M/?imgmax=800" style="border-width: 0px; display: block; float: none; margin-left: auto; margin-right: auto;" title="chitarra1" width="404" /></a> <br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJD-Jah_ylLi0TcBcm2ueLCuD39Cc4ynN0W_y285KAxSNUMynSsDZjLaLei8GvVLRLQr5i-_kH_lcm43LZdyPkY3mL_0cs9Dt7G6QtUFOVuJcMZsJSxi8Hw53sqZnFQWAP5snJwBtmy8o/s1600-h/chitarra2%5B4%5D.jpg"><img alt="chitarra2" border="0" height="269" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9Q2aNirJzP6iJrrtfiOwIr8C6OkhKtAW4TfsYKkcoQHU0Nq4jhen1tkaL7C_ODGU6rE1LJ4pW8Y5knncYxXW2DRwVp2ro4QUtO2BCXG90PTogkzEkiv6coEEw-xH_T_GPvj52aoS7fcc/?imgmax=800" style="border-width: 0px; display: block; float: none; margin-left: auto; margin-right: auto;" title="chitarra2" width="404" /></a> </div><br />
<br />
<span style="color: maroon;"><b><i>◊ Ingredienti per il condimento ◊</i></b></span><br />
<br />
foglie di salvia, erba aglina e timo freschi <br />
nocciole <br />
burro salato <br />
pangrattato <br />
pepe<br />
<br />
<div align="justify">Ho messo in un saltapasta del burro salato (ho diminuito pertanto il sale nella pasta e non ho salato il sugo), l'ho fatto sciogliere e vi ho tostato il pangrattato e delle nocciole spezzettate grossolanamente; ho aggiunto le erbette spezzettate a mano e ho fatto 'schiumare' e abbronzare il sugo.<br />
<br />
</div><div align="justify"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiurXWHZE8UlxMl1HKUnLsnU05hjEgUHquZwa_DaFyXbVDQQoZZM6L3h3_RMgQhjZSiC6RCSKjbct50PokDWRQUsw59U6sa-aoWLdKHr39KK9RFYzy-_KotIQRaazcXZ-2QNkNWyir-OPQ/s1600-h/chitarra3%5B4%5D.jpg"><img alt="chitarra3" border="0" height="269" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMSVnF3ioRdslrikarKzQS0IPPx_vE3sR_zB6l23tS9F3dvE7xOLWFV7lDwtRRxiLTT6RgFejp3pNFT3o9RCAlMbK7S05iBxphV12PmXDg8GZTJ7vlnFxXY8Cjdpk5vquKzM_MoPD7qks/?imgmax=800" style="border-width: 0px; display: block; float: none; margin-left: auto; margin-right: auto;" title="chitarra3" width="404" /></a> <br />
Via via che la pasta viene su, trasferirla nella padella del condimento, saltare e servire con una macinata di pepe a mulinello.</div><div align="justify">Buon appetito!!!<br />
<br />
</div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjE7eyuoHqGSVtDuqAoIRCNKw8SrsyW0iwcAEJNnyi4ymc-sxhBtKlubt6iw9YcyZ_LX9LollQ2UjOZop2gNTcCsNbOY2_eaInCPbYFAnQ9_MWq_fMrYWZLa3yYYK71NjCSK9pcY24V4KE/s1600-h/chitarra4%5B4%5D.jpg"><img alt="chitarra4" border="0" height="269" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeGgL2v8xY00NwThVF_qY50xOuyS_ZADqc-EZHyKcKLIeXrHnvf2CUoOKmseksn6XRcH6Vz9c6YJkgOjYe-fHPi8Oh8ckWZaPg1pU2VNDVrG5r3NrogOR5Tl6dw-yGVieUpM0o44S7ApU/?imgmax=800" style="border-width: 0px; display: block; float: none; margin-left: auto; margin-right: auto;" title="chitarra4" width="404" /></a>Papihttp://www.blogger.com/profile/18099074430797394698noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5387567067241599347.post-69267938871897015392010-10-08T22:46:00.011+02:002010-10-08T22:57:28.365+02:00Mousse di cioccolato al latte al caramello e burro salato<div align="center" style="background-color: #d1ac6c; color: #660000; font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;"><i>Mousse di cioccolato al latte <br />
</i><i>al caramello e burro salato</i></span></div><div align="center" style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="color: black; font-size: x-small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Ricetta tratta da:</span><i><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Dolci al caramello</span></i><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> di Trish Deseine (Guido Tommasi Editore),</span></span><br />
<span style="color: black; font-size: x-small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">estratto dal volume </span></span><i><span style="color: black; font-size: x-small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Il caramello delle meraviglie</span></span></i><i> <br />
</i><br />
<img alt="mousse4" border="0" height="484" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggK_wwtFSxi9VUQsN7XOZCA-V5pctyJ1GFrRr9uMbHHuX1WP8FBPCQzYmrmX77f35wSjWegYEJtsBg2w3qHzdqIe37bpFa3CVLwuH6GYZ-aequ72jjDxlmAMvrYALdqxBmg3NrASN_WNI/?imgmax=800" style="border: 0px none; display: inline;" title="mousse4" width="323" /> </div><div align="justify" style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br />
<i> </i></div><div align="justify" style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><i>Io adoro questo libro… Purtroppo debbo far passare un po’ di tempo tra l’esecuzione di una ricetta e l’altra, perché altrimenti qui… altro che balenottere azzurre!!! <br />
Visto che avevo la panna scaduta da un paio di giorni (strano eh!?) mi sono decisa: la devo fare!!! Io non amo molto la mousse al cioccolato e nemmeno il cioccolato al latte. Però l’abbinamento con il caramello mi intrigava non poco… Perciò eccola qua in tutto il suo splendore: una coccola veramente goduriosa! <br />
La prossima volta però voglio provarla facendo il caramello con il muscovado, in modo che si percepisca ancora di più il caramello.<br />
<br />
</i></div><div align="justify" style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsdfRHovtV5mSp7xqejTtXMQFu3CX1J3xHlnZD0jn2EWFe6qiAbBkap8bbLsBlg9hN0dg3YNrpIbaUfM77-ANjLNYl-nq-ZmMFXrLamymuapXEKJfI9tUn9BYk9zTdHMTH74N8e4zzRP4/s1600-h/mousse1%5B9%5D.jpg"><img alt="mousse1" border="0" height="270" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhffi_OswiqItSrxyNo9Y7o3C4CX-lNHjPl_WcjjofPSeBw-0d5in8yJ7u-KOY7aEqjC6d1eZcAE0StQ7xODmh-7_J7IxII4YsX_uQdEVR3FVry0k7VY5PTQxWc6GHyAmpHb6-O2LR3omM/?imgmax=800" style="border: 0px none; display: block; float: none; margin-left: auto; margin-right: auto;" title="mousse1" width="404" /></a><b><i><span style="color: maroon;"> <br />
◊ Ingredienti ◊</span> <br />
</i></b> <br />
200gr cioccolato al latte <br />
200gr panna fresca <br />
100gr zucchero <br />
30gr burro salato <br />
2 cucchiai di acqua <br />
3 uova <br />
(vaniglia) <br />
<b><i><span style="color: maroon;"> <br />
◊ Procedimento ◊</span> <br />
</i></b> <br />
Preparare il caramello, mescolando prima lo zucchero con i due cucchiai di acqua in modo da ottenere una pasta omogenea, liscia e bianca. Pulire il pentolino da eventuali schizzi sui bordi aiutandosi con un pennello inumidito e mettere a caramellare a fuoco lento. <br />
Mi raccomando mai e poi mai mescolare il caramello, altrimenti cristallizzerà! <br />
Se vedete che l’acqua evapora e lo zucchero tende a cristallizzare, aggiungete poco a poco qualche schizzo di acqua con il pennello, sui bordi e, se necessario, al centro. <br />
<br />
Una volta pronto il caramello, allontanarlo dal fuoco e aggiungere il burro - attenzione agli schizzi! – e quindi la panna. <br />
Rimettere sul fuoco basso e girare; non preoccupatevi se vedrete addensare il caramello: girando, con il calore, si scioglierà. <br />
Io, alla fine, ho aggiunto anche un po’ di estratto di vaniglia.</div><div align="justify" style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Ottenuto un composto omogeneo, spegnere il fuoco e riporre il pentolino a intiepidire. <br />
Nel frattempo separare tuorli da albumi, montare a neve fermissima questi ultimi. <br />
<br />
La ricetta dice di far freddare il composto di caramello prima di aggiungere la cioccolata e le uova. Io ho proceduto in modo un po’ diverso, aiutandomi con il termometro digitale. <br />
Ho aggiunto la cioccolata a pezzetti quando il composto era ancora caldino; ho girato velocemente con la frusta per amalgamare il tutto e atteso che la temperatura arrivasse fino circa a 45 gradi. <br />
A quel punto ho unito i tuorli, uno per volta, sempre girando velocemente con la frusta. <br />
Ho quindi fatto scendere ancora la temperatura (girando di tanto in tanto) e ho aggiunto un po’ alla volta gli albumi montati quando la temperatura era più o meno a 35 gradi (questo perché non ho pazienza… Sarebbe meglio farla scendere un po’ di più!). Usare una spatola o la frusta, mescolando con il solito movimento dal basso verso l’alto per non far smontare le chiare. <br />
<br />
Versare nelle coppette e mettere in frigo almeno 4-5 ore. Meglio ancora sarebbe preparare la mousse il giorno prima. <br />
<br />
Servire accompagnando, se si gradisce, con panna semimontata e/o decori al caramello, o granella caramellata di frutta secca. <br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQkFLeJhEaEZBuh4COmU_3KMoWXpTG8fJn5XWeYe38Q7MusveBlnyDQHqlmw8oi_c399nJwOwmiE8GPr3pbpAJg5WyHPIy6czDYlink98rd3hu9ZlA2ToJotvjwPwOL-z4KLmuAc3oByc/s1600-h/mousse3%5B7%5D.jpg"><img alt="mousse3" border="0" height="484" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFj0zxwkfXqyZGu0e0CuPArugNV_fNvtfeq7JHtN9gHpwWiGYAvHx3B9sXRkYhS3EGD8E3fXWm1N46Bf6CzNELNsp-03ctDMRp3fWuAHRq5NAcr0xytIhQx6qUKS2UcQJmeiYVPdYCRDw/?imgmax=800" style="border: 0px none; display: block; float: none; margin-left: auto; margin-right: auto;" title="mousse3" width="323" /></a> <br />
<i><b>NB.</b> A me purtroppo, come si evince dalla foto seguente, si è smontato l’albume, provocando la formazione di mousse vera e proprio solamente in superficie. Dentro invece è rimasta un po’ più liquida.<br />
<br />
</i></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3ngV3yFoIlQvxxWdlIGkvVDgcRGZSkWLnki0EdOmCwP7o9cECWoDb6HQQsz6wjZER7m_28JoBdjdsbpQFVmpzIbr_K7dWyNkfsn61IuFnmo6kCIFH57O3hPndemYNJScQeDFu2T_P6zs/s1600-h/mousse2%5B3%5D.jpg"><img alt="mousse2" border="0" height="269" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4FBhuZRqtwJZ0zInNxzlK-Xu9rDpZreImfRAaLbN0vJZ-i2FtGUof_6D4VuqojScE9Ak-OKY_IIC2LzuOSNfISYz4xULK5m95ZKUuGn4wsuuWntGhDyh269IfKakkH5S4Chpz1aN1Ac8/?imgmax=800" style="border: 0px none; display: block; float: none; margin-left: auto; margin-right: auto;" title="mousse2" width="404" /></a></div>Papihttp://www.blogger.com/profile/18099074430797394698noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5387567067241599347.post-33840794439677237332010-08-30T18:48:00.006+02:002010-10-09T00:07:55.732+02:00Gelato alla mora al profumo di lavanda<i><b></b></i><br />
<div style="text-align: center;"><span style="background-color: #d1ac6c; font-size: large;"><i><span style="color: #660000;">Gelato alla mora al profumo di lavanda</span></i></span></div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIfHPuLcDa21Njr9Wo4XgKxErWAMG6fMq2RMuoogKL-gFVMZRjV3FtZ09YC7_8bRce_Bc5fjq82Q22zB2kiGt0nu8TVA7V5KpFJ1xJ09Rjvs1s5-3oVwSmZOUkmJ0SHgwVTMM66faVFjw/s400/DSC_0190.jpg" width="266" /></div><div align="justify"><b><i><span style="color: maroon;"> </span></i></b></div><div align="justify"><br />
<b><i><span style="color: maroon;">◊ Ingredienti ◊ </span></i></b></div><div align="justify">250gr di more</div><div align="justify">250gr di panna fresca</div><div align="justify">150gr di latte</div><div align="justify">1 confezione di yogurt mueller mini (gusto mirtillo e chantilly)</div><div align="justify">4-5 cucchiai di zucchero</div><div align="justify">1 cucchiaio di glucosio</div><div align="justify">1 cucchiaino di lavanda *</div><div align="justify">1 cucchiaino di estratto di vaniglia</div><div align="justify">1 goccio di rum bianco</div><div align="justify"><br />
</div><div align="justify"><b><i><span style="color: maroon;">◊ Procedimento ◊ </span></i></b></div><div align="justify">Lavare le more, assicurandosi di togliere eventuali parti ammaccate o ammuffite e mettere a scaldare in un pentolino con due o tre cucchiai di zucchero, a seconda della dolcezza delle stesse; procedere come per fare una composta.</div><div align="justify">Mantenere da parte qualche frutto per la decorazione.</div><div align="justify">Dopo aver fatto sobbollire qualche minuto, mescolando di tanto in tanto, passare il composto al setaccio con buchi piccoli.</div><div align="justify">Eventualmente - io ci ho pensato quando era troppo tardi – si può tenere da parte anche un po’ di questo succo ristretto per variegare il gelato al momento di servire.</div><div align="justify">Nel frattempo far bollire latte e panna con l’estratto di vaniglia (meglio ancora se si usa mezza bacca di vaniglia) e la lavanda. Quest’ultima l’ho avvolta in una garzina, legata con dello spago, in modo da toglierla facilmente a fine cottura.</div><div align="justify">Lasciare in infusione il sacchettino di lavanda mentre il latte intiepidisce.</div><div align="justify">Aggiungere il vasetto di yogurt al “passato” di more (non è necessario, io l’ho aggiunto perché le mie more – di supermercato – non mi sembravano un granché saporite) e una volta che il latte si è intiepidito, aggiungere anche questo al composto.</div><div align="justify">Mescolare bene, aggiungendo il glucosio e il rum o altra bevanda alcoolica abbastanza neutra come sapore ma forte di gradazione in modo da ridurre al minimo la formazione di microcristalli di ghiaccio nel congelatore (ammesso che avanzi).</div><div align="justify">Versare il composto in gelatiera (aspettate che si freddi, non siate frettolosi come me che lo butto sempre quando è ancora caldino!) e aspettare la fine del ciclo della stessa, che variasecondo marca e modello.</div><div align="justify">Servire con more fresche ed eventuale succo di more ristretto e, se ce l’avete, decorate con un rametto di lavanda.</div><div align="justify"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj560V3Q3K2_WrCxudPNk-XXP3YI3ZQ3ZEiY5JF5E_zXUfyvkHULxNPpWJkAWfPuHMinhk5JNwp4To4tGBZZomYGVDcMJJptZIcJEsjTASA5q7CAg_lbdq0FfbkkHjJ-Ufuv0apWNl4QAY/s1600/DSC_0194.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj560V3Q3K2_WrCxudPNk-XXP3YI3ZQ3ZEiY5JF5E_zXUfyvkHULxNPpWJkAWfPuHMinhk5JNwp4To4tGBZZomYGVDcMJJptZIcJEsjTASA5q7CAg_lbdq0FfbkkHjJ-Ufuv0apWNl4QAY/s400/DSC_0194.jpg" width="400" /></a></div><div align="justify"><br />
</div><div align="justify">* <b>Attenzione:</b> siate sicuri di utilizzare lavanda che non sia stata trattata; deve essere fresca di cespuglio o comunque venduta a scopo alimentare!<br />
E non abbondate se non volete avere l'impressione di mangiare una saponetta! =)) </div>Papihttp://www.blogger.com/profile/18099074430797394698noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5387567067241599347.post-69442951480044758702010-08-08T13:53:00.008+02:002011-04-16T10:27:48.473+02:00Spalla di maiale alla birra al tegame<div style="background-color: #d1ac6c; color: #660000; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Spalla di maiale alla birra al tegame</i></span></div><div style="text-align: center;"></div><i style="color: #660000;"><b><span style="font-size: small;"> </span></b></i> <br />
<div align="justify"><b></b></div><div align="justify"><b><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIedhayD2oGbs5Pc8VtIlENe1ykz2XbZqNXpHpBXk122jAfij_eHJLOTcV2tAPK6SduXJAte2Wo8tYhlE0O0MuJq9ps02CLG1PWZCdZTeeT-bIpN1Wrd0rm2OO4V4ghEo6ufOz9C_CASk/s1600-h/duff2%5B3%5D.jpg"><img alt="duff2" border="0" height="163" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5XmFUTo-2uMqhCu_xUZGySpfjqCemqvBxsM9wMQt7XeXKTidgL3yWPNv3Jqtz45zclfo-86NMZdtA0U9-n9SYBvD_yBzJEFIInYr5QGsr6DRdIiT6Cro7N1Pz8BT9yjW-q1-HiMe-aDs/?imgmax=800" style="border-width: 0px; display: block; float: none; margin-left: auto; margin-right: auto;" title="duff2" width="244" /></a> </b></div><div align="justify"><i style="color: #660000;"><b><span style="font-size: small;">◊ </span></b></i><i style="color: #660000;"><b>Ingredienti</b></i><i style="color: #660000;"><b><span style="font-size: small;"> ◊ </span></b></i><i style="color: #660000;"><b><span style="font-size: small;"> </span></b></i></div><div align="justify">un pezzo di spalla di maiale <br />
una cipolla <br />
due carote <br />
una bicchiere di birra <br />
una piccola confezione di pancetta a cubetti <br />
pomodoro (salsa o concentrato) <br />
rosmarino <br />
sale <br />
pepe <br />
olio <br />
burro</div><div align="justify"><br />
</div><div align="justify" style="color: #660000;"><i><b><span style="font-size: small;">◊ </span></b></i><i><b>Procedimento</b></i><i><b><span style="font-size: small;"> ◊ </span></b></i></div><div align="justify">Ho preso un pezzo di spalla di maiale e siccome era un po’ troppo “aperto”, l’ho legato con lo spago. <br />
Ho preparato un mix di sale e pepe (meglio sarebbe aggiungere anche del timo fresco) e rosmarino tritato e ci ho massaggiato la carne.</div><div align="justify">Si fa soffriggere in un ampio tegame dal fondo spesso, con un po’ d’olio e una noce di burro, un trito di cipolla (ne ho usata una del tipo dorato) e carote (due di dimensioni medio-piccole) e a metà si aggiunge della pancetta a cubetti.</div><div align="justify">Aggiungere quindi il pezzo di carne e far rosolare qualche minuto, quindi aggiungere un bicchiere di birra. Io purtroppo mi sono ritrovata senza una birra buona (colpa del babbo), così ho usato un bicchiere di Duff (doh!). Sì, sì, proprio quella di Homer Simpson! Beh non è male, ma penso che per un piatto del genere sia indicata una birra un po’ più corposa (che so, una Chimay ad esempio).</div><div align="justify">Fatta evaporare la birra, si aggiunge del pomodoro (o concentrato se volete), avendo cura di controllarne l’acidità (nel caso si aggiunge un po’ di zucchero e si riaggiusta di sale). <br />
Ccoprire il tegame e continuare la cottura a fuoco basso. Di tanto in tanto rigirare la carne e cospargerla con il sughetto, in modo che non indurisca.</div><div align="justify">La prossima volta proverò a tagliarlo tipo spezzatino, perché ho l’impressione che in tal modo mantenga maggiormente la morbidezza.<br />
<br />
</div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGpzD_jsFdWK8Jyx8dQP6eiH0s7yTueT3Mno4yfA7KRzGJ6y0kl9tHc-F9YoinpgFJYOyiWUfUtehRSAjDALiDi0sKerv2qj8Qj5VuaSyYV4RMz0SD5YBbLlULtPGxgjx2GYT2GbNLPZg/s1600-h/duff1%5B3%5D.jpg"><img alt="duff1" border="0" height="244" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiZnwNemMotVuDbTeqILjanGQVCBCnlPdnPEeTCwrkfzkdDZeuKlfWhUWTsapg7bWGd7EOvRuihKFvCTiomIvY-TnoHJYTJHWngSiRn01GjT1W7y0dlToIifpGHjbCIsg270l7r5ZDAoQ/?imgmax=800" style="border-width: 0px; display: block; float: none; margin-left: auto; margin-right: auto;" title="duff1" width="163" /></a>Papihttp://www.blogger.com/profile/18099074430797394698noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5387567067241599347.post-32289585793806774442010-07-21T21:24:00.002+02:002010-07-21T22:29:34.029+02:00Confettura di pesche al cardamomo<div style="background-color: #d1ac6c; color: #660000; font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: center;"><i><span style="font-size: large;">Confettura di pesche al cardamomo</span></i></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;"> <i><br />
</i></span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;"><i>Adoro la confettura di pesche (rigorosamente in pezzi) e ho scoperto che queste sono un tipo di frutta che si presta benissimo ad accostamenti più o meno azzardati: dal lime, al rum, alla vaniglia, fino ad arrivare, nei giorni scorsi, al cardamomo.</i></span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;"><i>Quest'ultimo è una spezia un po' particolare, caratterizzata a mio avviso da un sapore ed un profumo marcato, "limonoso". Non saprei come altro descriverlo. Di certo non è un sapore a cui siamo abituati, ma io l'ho trovato gradevole.</i></span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><br />
</div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"></div><div class="separator" style="clear: both; font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: center;"><span style="font-size: small;"></span><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIRpCzJcNy6ml7XmpqxheDNjzdxl4OsbKkhkCVsJXow_HvRMytxZKniVBlM5UYbyFi3YZKmx-u-EOxTR8k1VPt3zf_iV988f6O33gz9glah86Yh_IpNmbZFHEyT3SUED97DboX8jky3FA/s1600/peschecardamomo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIRpCzJcNy6ml7XmpqxheDNjzdxl4OsbKkhkCVsJXow_HvRMytxZKniVBlM5UYbyFi3YZKmx-u-EOxTR8k1VPt3zf_iV988f6O33gz9glah86Yh_IpNmbZFHEyT3SUED97DboX8jky3FA/s320/peschecardamomo.jpg" /></a></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><br />
</div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;">La ricetta è molto semplice: si tratta di prendere le pesche, pesarle una volta pulite e sbucciate (le mie erano circa 7 etti), mescolarle allo zucchero (io ne metto un po' più della metà in peso della frutta) e aggiungere i semini interni di cinque-sei frutti. Io li ho pestati leggermente, ma consiglio di macinarli il più finemente possibile. Potete usare anche la spezia in polvere, ma ha un aroma meno persistente e facilmente volatile. Per essere sicuri che l'aroma non 'svapi' i semini potete aggiungerli a metà cottura anziché fin dall'inizio.</span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;">La marmellata è pronta quando, facendone colare qualche goccia in un piattino, queste non scivolano via ma raddensano rapidamente a contatto con la superficie fredda.</span></div>Papihttp://www.blogger.com/profile/18099074430797394698noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5387567067241599347.post-15766955961890513542010-07-13T18:48:00.000+02:002010-07-13T18:48:11.356+02:00Farina di cocco home-made<div style="background-color: #d1ac6c; color: #660000; font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: center;"><i><span style="font-size: large;">Fiocchi di cocco disidratato</span></i></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;"> </span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://www.cucinainsimpatia.net/files/posted_images/1171/coccogratt.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://www.cucinainsimpatia.net/files/posted_images/1171/coccogratt.jpg" width="212" /></a></div><br />
<i><span style="font-size: small;"> Il cocco fresco, va consumato entro breve tempo; quando dalle varie preparazioni avanzano dei pezzetti, questi si conservano bene per un giorno in una ciotola con dell'acqua (avete presente, no, i venditori di cocco-bbello-cocco-fresco-cocco-de-mamma? Ecco!) anche fuori dal frigorifero.</span></i></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><i><span style="font-size: small;">Il latte estratto invece si degrada abbastanza velocemente per cui è meglio utilizzarlo nelle stesse preparazioni che andremo a fare appena dopo l'apertura, oppure ce lo potremo bere così com'è, magari dopo averlo filtrato con un colino da eventuali residui della buccia esterna. E' una bevanda dissetante e, a quanto pare, con proprietà lassative (personalmente ritengo che la quantità minima presenti nelle piccole noci in commercio non debba far preoccupare).</span></i></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><i><span style="font-size: small;">Il cocco è altresì ricco di potassio ma anche di grassi; discrete la presenza di ferro e fosforo.</span></i></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;"><br />
</span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;">Dopo questo prologo</span><span style="color: black;"><span style="font-family: Traditional Arabic;"><span style="font-size: 18px; line-height: 116%;"> <img alt="" src="http://www.cucinainsimpatia.net/images/smiles/icon_lol.gif" /> </span></span></span><span style="font-size: small;">vi dico cosa ho fatto con dei pezzetti di cocco che mi erano avanzati (e che non ne potevo più di consumare a morsi) da <a href="http://ilriccioelacastagna.blogspot.com/2009/12/pina-colada-in-coconut-ches.html">QUESTA</a> preparazione.<br />
Li ho sciacquati sotto l'acqua corrente e li ho messi per un giorno, un giorno e mezzo ad asciugare su un piattino rivestito con un doppio strato di carta assorbente.<br />
Quando ho visto che si erano ben asciugati, ho preso la mia grattugina microplane e mi sono messa con santa pazienza a grattare per ottenere quei bei fiocchi che si comprano già imbustati.<br />
Ogni tanto invertivo il senso del cocco, lato bianco, lato con buccia, perché la parte bianca tende a fare restare una sorta di avanzo che dopo è impossibile grattugiare. Quindi per minimizzare gli sprechi.<br />
Qualche pezzettino alla fine avanzerà di sicuro, se non volete grattugiarvi le dita, ma è una parte trascurabile che può finire direttamente in pancia senza problemi! :P<br />
I fiocchi così grattugiati li ho stesi per un giorno ed una notte su un piano rivestito di carta assorbente in modo che l'umidità residua evaporasse.<br />
Penso che chi ha l'essiccatore o chi è pratico di microonde possa anche velocizzare la tecnica... Se vuole provare e farmelo sapere sarò felicissima di aggiungere la variante rapida!</span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://www.cucinainsimpatia.net/files/thumbs/1171/coccobello2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="212" src="http://www.cucinainsimpatia.net/files/thumbs/1171/coccobello2.jpg" width="320" /></a><a href="http://www.cucinainsimpatia.net/files/thumbs/1171/coccobello1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="212" src="http://www.cucinainsimpatia.net/files/thumbs/1171/coccobello1.jpg" width="320" /></a></div><br />
<span style="font-size: small;">Una volta disidratati, ho messo i fiocchi in un paio di barattolini (30gr e 12gr le quantità da me ottenute) e PENSO che la conservazione migliore si possa ottenere in freezer. Voi che dite? Ho paura che in frigo tendano a riprendere un po' di umidità e fuori non so per quanto si potrebbero conservare...</span><span style="color: black;"><span style="font-family: Traditional Arabic;"><span style="font-size: 18px; line-height: 116%;"></span></span></span><br />
<span style="font-size: small;"> Penso che soprattutto per i celiaci sia un'ottima alternativa 'sicura' qualora non trovassero in commercio prodotti 'garantiti', esenti da contaminazioni, in busta.</span><span style="color: black;"><span style="font-family: Traditional Arabic;"><span style="font-size: 18px; line-height: 116%;"> </span></span></span></div>Papihttp://www.blogger.com/profile/18099074430797394698noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5387567067241599347.post-89441453115422141132010-07-13T16:12:00.008+02:002010-07-13T16:26:03.348+02:00Primi - Risotto polpo zucchine e zafferano<div style="background-color: #d1ac6c; color: #660000; font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: center;"><i><span style="font-size: large;">Risotto polpo zucchine e zafferano</span></i></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><div style="text-align: center;"><span id="goog_1693019478"></span><span id="goog_1693019479"></span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; font-size: x-small;"><i>Fonte di ispirazione: la ricetta di franci75 su <a href="http://www.cucinainsimpatia.net/viewtopic.php?p=56721#p56721">CIS</a></i></span></div><br />
</div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://www.cucinainsimpatia.net/files/thumbs/1171/riso_1222691581_127322.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="242" src="http://www.cucinainsimpatia.net/files/thumbs/1171/riso_1222691581_127322.jpg" width="320" /></a></div><br />
</div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><i style="color: #660000;"><b><span style="font-size: small;">◊ Ingredienti</span></b></i><i style="color: #660000;"><b><span style="font-size: small;"> ◊ </span></b></i><br />
<span style="font-size: small;"><br />
1 e 1/2 tazza (mug) di riso<br />
1 tazza di acqua o brodo (più il necessario per idratare il riso)<br />
1 polpetto medio<br />
1 zucchina grossa<br />
sale<br />
olio<br />
aglio (ho usato un pizzico microscopico di quello in polvere)<br />
mentuccia<br />
zafferano<br />
brandy<br />
odori per lessare il polpo (cipolla, sedano, carota, prezzemolo, basilico)<br />
</span><br />
<span style="font-size: small;"><br />
</span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: small;"><i style="color: #660000;"><b>◊ Procedimento ◊</b></i></span></div><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; font-size: small;">Ho lessato un polpetto fresco in una pentola con gli odori: messo in acqua fredda, fatto bollire per circa 40 minuti e fatto raffreddare nella sua acqua.</span><br />
<div style="text-align: justify;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; font-size: small;"> L'ho fatto il giorno prima perché avevo paura che, essendo fresco, il polpo non mi arrivasse al giorno dopo; l'ho tenuto un giorno nella pentola con la sua acqua senza problemi.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; font-size: small;"> </span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; font-size: small;"> Visto che avevo paura che una seconda cottura, come indicata nel procedimento Franci, mi indurisse il polpo (in genere quello fresco è più a rischio di quello surgelato) ho cambiato un po' le modalità di cottura:</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; font-size: small;"> </span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; font-size: small;"> Ho messo una tazza e mezzo di riso vialone nano a tostare in una pentola antiaderente con un pezzetto di dado vegetale (o forse di quelli con poco sale non lo so) e una quasi inesistente spolverata di aglio, poi ho aggiunto un goccio di olio e una tazza di acqua.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; font-size: small;"> Poi ho pensato: che acqua e acqua... Mettiamo il brodino del polpo ! Così, dopo aver sfumato il riso con un po' di brandy ho allungato via via con il brodo del polpo.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; font-size: small;"> </span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; font-size: small;"> Nel frattempo ho mandato in padella con un filo d'olio la zucchina grattugiata con un pizzico di aglio e aggiunto verso la fine il polpo tagliato a pezzetti.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; font-size: small;"> </span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; font-size: small;"> A metà cottura del riso, ho aggiunto ad esso il condimento per poi finire aggiungendo lo zafferano e la mentuccia spezzettata a mano. Segue assaggio per verificare di sale e sapore .</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; font-size: small;"> </span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; font-size: small;"> Piatto rifinito con pistilli di zafferano e foglioline di mentuccia (ah, non serve dirlo ma la dose è puramente fotografica, non mangereccia ovviamente ).</span></div>Papihttp://www.blogger.com/profile/18099074430797394698noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5387567067241599347.post-73448145099331778862010-07-12T22:40:00.013+02:002010-07-13T15:57:40.118+02:00Antipasti - Cetrioli al Curry<div style="background-color: #d1ac6c; font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: center;"><div style="background-color: white;"></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><i><span style="color: #660000; font-size: large;"> Cetrioli al Curry</span></i></div></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: center;"><span style="font-size: x-small;">Ricetta tratta da<i> Cucinare bene</i> del Luglio 2008 </span><span style="color: #660000; font-size: large;"><br />
</span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: center;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: center;"><a href="http://www.cucinainsimpatia.net/files/posted_images/1171/cetrioli2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img src="http://www.cucinainsimpatia.net/files/thumbs/1171/cetrioli2.jpg" /></a></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br />
</div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: left;"><i style="color: #660000;"><b><span style="font-size: small;">◊ Ingredienti ◊</span></b></i><br />
</div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: left;"><span style="font-size: small;">Un cetriolo di quelli lunghi </span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: left;"><span style="font-size: small;"> 250gr di ricotta </span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: left;"><span style="font-size: small;"> curry </span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: left;"><span style="font-size: small;"> (zafferano) </span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: left;"><span style="font-size: small;"> sale </span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: left;"><span style="font-size: small;"> (pepe rosa) </span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: left;"><span style="font-size: small;"> (erba aglina o cipollina) </span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: left;"><span style="font-size: small;"> pistacchi </span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: left;"><span style="font-size: small;"> pepe </span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: left;"><span style="font-size: small;"> latte</span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: left;"><i><span style="font-size: x-small;">[Tra parentesi ho riportato le mie personali aggiunte]</span></i></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br />
</div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><i style="color: #660000;"><b>◊ Procedimento ◊</b></i><br />
</div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;">Lavare bene il cetriolo, spuntarlo e rigarne la buccia con un rigalimoni. <br />
Tagliarlo a rocchetti e scavarli con un piccolo cucchiaino o apposito scavino, cospargere l'interno di sale e far riposare una ventina di minuti in modo che perdano l'acqua di vegetazione. <br />
Risciacquarli bene e asciugarli. <br />
Nel frattempo avremo preparato e fatto riposare un po' in frigo in modo da farla compattare, la ricotta con il curry, sale e pepe e pistacchi tritati. Io non ho aggiunto sale - e nemmeno il pepe - perché per me era già saporita così e non ho aggiunto i pistacchi. Ho aggiunto invece dell'indian saffron, dello zafferano meno pregiato che avevo comprato due anni fa in Turchia, perché il mio curry non colorava molto. <br />
Mettere il composto nei rocchetti con una sac a poche con la bocchetta stellata e decorare con i pistacchi. Io invece ho usato del pepe rosa e dei fili di erba aglina, oltre ai fili avanzati della buccia del cetriolo che ho fatto arricciare in acqua e ghiaccio.</span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;"> </span> </div><div class="separator" style="clear: both; font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: center;"><a href="http://www.cucinainsimpatia.net/files/posted_images/1171/cetrioli1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img src="http://www.cucinainsimpatia.net/files/thumbs/1171/cetrioli1.jpg" /></a></div>Papihttp://www.blogger.com/profile/18099074430797394698noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5387567067241599347.post-86415224848881752192010-02-12T15:44:00.013+01:002010-07-12T23:45:46.586+02:00Dolci al cucchaio - Gelato Pralinato al Caramello e Burro Salato<div style="text-align: justify;"><div style="text-align: justify;"><div style="background-color: #d1ac6c; color: #660000; text-align: center;"><i><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Gelato pralinato al caramello e burro salato</span></span></i></div><div style="text-align: justify;"><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a class="highslide" href="http://www.cucinainsimpatia.net/files/posted_images/1171/dsc_0445_1265054394_758005.jpg" onclick="return hs.expand(this)" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Image" src="http://www.cucinainsimpatia.net/files/thumbs/1171/dsc_0445_1265054394_758005.jpg" title="Image" /></a></div><br />
<i><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Avete presente quel goduriosissimo gelato della Häagen-Dazs dal gusto caramelloso-pralinato? </span><img src="http://www.cucinainsimpatia.net/images/smiles/love_sbav.gif" style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;" /></span><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Sì eh? </span><img src="http://www.cucinainsimpatia.net/images/smiles/icon_twisted.gif" style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;" /><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Ecco... Questo è!</span></span></i><br />
<i><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> La ricetta era in lista da mesi, da quando ho comprato un Sale&Pepe cui era allegato un libretto, Dolci al caramello di Trish Deseine (Guido Tommasi Editore), estratto dal volume Il caramello delle meraviglie, un libro in cui perdersi anche solo per le foto! </span><img src="http://www.cucinainsimpatia.net/images/smiles/0044.gif" style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;" /></span></i><br />
<i> </i><br />
<i><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Ma passiamo al dunque (tra parentesi ho indicato mie aggiunte o modifiche):</span></span></i><br />
<br />
<br />
<span style="font-size: small;"></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"></span></span></div></div></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: small;"><i style="color: #660000;"><b><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">◊ Ingredienti</span></b></i></span><span style="font-size: small;"> ◊</span><br />
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"></span><br style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;" /><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">500ml panna fresca</span></span> <span style="font-size: small;"><br style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;" /><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">5 tuorli</span><br style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;" /><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">30gr zucchero per la crema</span><br style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;" /><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">100gr zucchero per il caramello</span><br style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;" /><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">2 cucchiai di acqua</span><br style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;" /><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">50gr burro salato</span><br style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;" /><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">(estratto di vaniglia)</span><br style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;" /><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">(croccante)</span></span><br />
<div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br />
<br />
</div><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"></span></span></span></div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #660000; font-size: small;"><b style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><i>◊ Procedimento ◊</i></b></span><span style="font-size: small;"></span><br />
<div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Montare i tuorli con lo zucchero finché diventino spumosi.</span></span> <br />
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Portare ad ebollizione 300ml di panna, versarla a filo sulle uova, sbattendo con la frusta e porre di nuovo sul fuoco, sempre mescolando fino a far raddensare bene. Io ho aggiunto un po' di estratto di vaniglia, temendo che si sentisse troppo l'uovo.</span></span><br />
<br />
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Preparare il caramello mettendo in una casseruola dal fondo spesso 100gr di zucchero (io ho usato metà zucchero bianco e metà muscovado, dall'aroma più intenso) e due cucchiai di acqua; prima di mettere sul fuoco fare assorbire l'acqua allo zucchero, in modo che si formi una specie di pasta liscia e bianca. A questo punto non correrete il rischio che alcune parti si brucino durante la cottura.</span></span> <br />
<br />
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Mettere sul fuoco (basso) e far caramellare senza muovere la pentola o girare con un cucchiaio (che farebbe cristallizzare il caramello); tenete a portata di mano un pennello immerso in un bicchiere d'acqua, in modo da passarlo sui bordi della pentola nel caso in cui lo zucchero cominci ad attaccarsi ai lati.</span></span> <br />
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> fatto il caramello, togliere la pentola dal fuoco e aggiungere il burro e la panna restante, mescolare, eventualmente riportando sul fuoco per sciogliere eventuali grumi.</span></span><br />
<br />
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Mescolare i due composti e lasciare raffreddare a temperatura ambiente, dopodiché versare nella gelatiera e seguire il programma (a me sono bastati una ventina di minuti).</span></span><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> </span></span></div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Siccome io sono ghiotta e non mi bastava il caramello </span></span> <span style="font-size: small;"><img src="http://www.cucinainsimpatia.net/images/smiles/0072.gif" style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;" /><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> , ho preparato un croccante con nocciole, noci e mandorle, (mi sono dimenticata di tostarle però), tritate grossolanamente con il batticarne aggiunte a un altro caramello fatto nello stesso modo di prima (senza burro e panna ovviamente): 100gr di zucchero, stavolta solo bianco però, e 2 cucchiai di acqua. Una volta mescolata la frutta secca nel caramello ho steso sul silpat, aspettato che si freddasse, e passato di nuovo sotto il batticarne, con un foglio di carta forno in mezzo, in modo da ottenere una granella caramellata che sono andata ad aggiungere direttamente in gelatiera negli ultimi 2 minuti.</span></span><br />
<br />
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Servire subito in coppette, magari accompagnando con pezzi di croccante o cialde alle nocciole come le </span></span> <span style="font-size: small;"><a href="http://www.cucinainsimpatia.net/viewtopic.php?f=24&t=5011" style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Tegole Valdostane</a><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">.</span></span><br />
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br />
</span></span></div><div class="separator" style="clear: both; font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: center;"><span style="font-size: small;"><a class="highslide" href="http://www.cucinainsimpatia.net/files/posted_images/1171/dsc_0444.jpg" onclick="return hs.expand(this)" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Image" src="http://www.cucinainsimpatia.net/files/thumbs/1171/dsc_0444.jpg" title="Image" /></a></span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: center;"><span style="font-size: small;">Il risultato? Che ve lo dico a fare? <img src="http://www.cucinainsimpatia.net/images/smiles/0060.gif" /> <img src="http://www.cucinainsimpatia.net/images/smiles/0025.gif" /></span></div></div><div style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: small;"><br />
</span></div><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"></span></span><br />
<div class="spoiler" style="background-color: #d1ac6c; border-color: black; border-width: 5px;"><div style="color: #660000; font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large; line-height: 116%;"><span style="line-height: 116%;"><i>Una presentazione alternativa:</i></span></span></div><div style="color: #660000; font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><span style="font-size: 14px; line-height: 116%;"><span style="font-size: 24px; line-height: 116%;"><i>Gelato pralinato al caramello e burro salato in crèpes flambé con grappa al miele</i></span></span></div></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br />
</span></span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;">Qualche sera fa avevo a cena un amico di famiglia che compiva gli anni per cui ho fatto delle crepes secondo la ricetta della crepiera Krups (2 uova, 50gr di farina, 5cl di latte, 1C di zucchero, 1C e 1/2 di burro fuso, un pizzico di sale) ; le ho flambate in padella con dello zucchero e della grappa al miele, e le ho servite accompagnandole con il gelato e del croccante.<br />
</span></div><a href="http://www.cucinainsimpatia.net/files/posted_images/1171/dsc_0444_1265147289_555174.jpg"><img src="http://www.cucinainsimpatia.net/files/thumbs/1171/dsc_0444_1265147289_555174.jpg" /></a> <br />
<div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;"><br />
<b>Annotazioni:</b> servire il gelato nelle crêpes disposte nelle ciotoline non è la cosa ideale; molto carino e scenografico ma poco pratico: si rischia di dover essere costretti a mangiare la crêpe da sola, quanto meno i bordi che escono fuori, con cucchiaino e mani... E non è né comodo né particolarmente gustoso.<br />
<br />
Per cui è meglio servirle classicamente in un piattino, magari arrotolate o piegate, con coltello e forchetta, e la pallina di gelato, in modo da poter tagliare la crêpe a striscioline da mangiare assieme al gelato.</span></div></div><span style="color: black;"><span style="font-size: 14px; line-height: 116%;"></span></span></div>Papihttp://www.blogger.com/profile/18099074430797394698noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5387567067241599347.post-91042828792757599542009-12-05T14:21:00.007+01:002010-07-12T23:57:31.912+02:00Dolci al cucchiaio - Piña Colada Ice in Coconut Chest<div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><span style="color: #753e12; font-size: small;"><span style="line-height: 116%;"> </span></span></div><div style="background-color: #d1ac6c; color: #660000; font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: center;"><i><span style="font-size: large;">Gelato ananas, cocco & rum in guscio di noce di cocco</span></i></div><span style="color: black; font-size: small;"><a href="http://www.cucinainsimpatia.net/files/posted_images/1171/cocco6.jpg" style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br />
</a></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><img src="http://www.cucinainsimpatia.net/files/thumbs/1171/cocco6.jpg" /></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;"><br />
</span><span style="font-size: small;"></span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;"></span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;"></span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;"></span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><br />
</div><div style="color: #660000; font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><b><i><span style="font-size: small;">◊ Ingredienti ◊</span></i></b></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;"><br />
1 lattina da 400gr di latte di cocco (ce ne serviranno tra i 250 ed i 300 grammi)<br />
1 lattina di ananas in succo (ce ne serviranno tra i 250 ed i 300 grammi più uno o due cucchiai di succo)<br />
1 noce di cocco ogni due persone<br />
250gr panna fresca<br />
150+gr di zucchero<br />
3 cucchiai di rum bianco<br />
1 cucchiaio di glucosio<br />
Attrezzi utili<br />
1 cacciavite o 1 cavatappi<br />
1 martello<br />
1 tagliere</span><span style="font-size: small;"></span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;"></span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;"></span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><br />
</div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;"><br />
<i style="color: #660000;"><b>◊ Procedimento ◊</b></i></span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;"><br />
Si frullano al minipimer alcune fettine di ananas per un peso di non più di 300gr, aggiungendo un paio di cucchiai di succo della lattina. Possibilmente non scaduto... <img src="http://www.cucinainsimpatia.net/images/smiles/icon_redface.gif" /> Cough, cough...<br />
Si aggiunge una pari quantità (anche un pochino di più) di latte di cocco e si mescola insieme con una parte dello zucchero, specialmente se usate quello semolato normale. Io ne avevo una parte a velo e una parte no, per questo l'ho diviso.<br />
Con la restante parte di zucchero, nel mio caso quello a velo, si monta leggermente la panna (consistenza semimontata) e si incorpora al composto precedente, aggiungendo 3 cucchiai di rum; una tazzina è pure meglio! <img src="http://www.cucinainsimpatia.net/images/smiles/drink_08.gif" /> </span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;">Si aggiunge il glucosio, si gira a mano con la frusta in modo da far sciogliere bene il glucosio e, assaggiato per sentire se va bene come dolcezza, si versa il composto nella gelatiera. La mia, con il compressore, ci ha messo circa una ventina di minuti prima di fermarsi.</span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;"><br />
<a href="http://www.cucinainsimpatia.net/files/posted_images/1171/cocco3.jpg"><img src="http://www.cucinainsimpatia.net/files/thumbs/1171/cocco3.jpg" /></a><br />
</span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;">Se volete presentarlo nelle due metà di una noce di cocco come coppa, procedere quindi MOLTO ATTENTAMENTE nel modo seguente.<br />
Il cocco presenta tre incavi a un'estremità; uno di essi è morbido e facilmente forabile con un cacciavite a stella o meglio ancora con la punta di un comune cavatappi. Fate piano in modo che non vi 'sguilli' dalle mani! Fatto il bucozzo, versare in un bicchiere il latte (ed eventualmente filtrarlo per altri usi).</span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;"><br />
<a href="http://www.cucinainsimpatia.net/files/posted_images/1171/cocco2.jpg"><img src="http://www.cucinainsimpatia.net/files/thumbs/1171/cocco2.jpg" /></a><br />
</span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;">Con la parte a coda di rondine del martello cominciare ad assestare lungo il diametro maggiore dei colpetti decisi tenendo con l'altra mano il cocco, nella sua parte inferiore. Con un po' di pazienza comincerete a sentire cambiare il rumore, per cui sarà anche più semplice percepire la linea da seguire. Procedere alternativamente per le due semicirconferenze, finché comincerete a vedere la formazione di crepe. Quando vedrete che le due parti cominceranno a distanziarsi basta aprire semplicemente con le mani.<br />
Toglietevi dal capo di ottenere un taglio bello netto (e se ci riuscite non fatemelo sapere <img src="http://www.cucinainsimpatia.net/images/smiles/icon_evil.gif" /> ), l'importante è ricavare due metà abbastanza regolari.</span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;"><br />
<a href="http://www.cucinainsimpatia.net/files/posted_images/1171/cocco1.jpg"><img src="http://www.cucinainsimpatia.net/files/thumbs/1171/cocco1.jpg" /></a><br />
</span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;">Io avendo due martelli del cavolo, l'ho scampata bella... In pratica la parte di ferro è uscita dal manico... Ma per fortuna, facendo piano, è caduta in basso, sul tavolo, e non è schizzata in alto verso la mia faccia! Ho proseguito impugnando la parte di ferro direttamente con la mano! <img src="http://www.cucinainsimpatia.net/images/smiles/icon_evil.gif" /></span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;"><br />
<a href="http://www.cucinainsimpatia.net/files/posted_images/1171/cocco4.jpg"><img src="http://www.cucinainsimpatia.net/files/thumbs/1171/cocco4.jpg" /></a></span> </div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><br />
</div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;">Quindi occhio ai martelli ballerini! Accertatevi che siano belli saldi, altrimenti teneteli direttamente sulla parte di ferro.</div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;"></span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;"></span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;"></span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;"><br />
</span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;">Servire quindi il gelato nelle due metà e...<br />
<b>Per decorare:</b><br />
Possiamo usare o le fettine di ananas avanzate, magari fatte caramellare un po', oppure qualche fettina di cocco tagliata sottile con la mandolina o della farina di cocco o ancora, come ho fatto io, con dell'ananas disidratato (ho usato quella della linea Noberasco).<br />
Io avevo fretta ed ho utilizzato il latte di cocco in lattina, ma credo che dal latte e dalla polpa del cocco stesso (a quel punto serviremo il gelato nei soli gusci esterni, che tra l'altro non butteremo perché possiamo sempre riutilizzarli come contenitori, centrotavola o posacenere) si possa ricavare qualcosina di interessante e mangereccio.</span> <span style="font-size: small;"><br />
Io sono in attesa di deciderne la sorte ancora... Per adesso ho messo a bagno la polpa ricavata incidendola a piccole parti, facendo piano piano leva con un coltellino appuntito; attenzione! Rivolgete la lama all'esterno! C'è il rischio di farsi male!</span></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><br />
</div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;"><a href="http://www.cucinainsimpatia.net/files/posted_images/1171/cocco5.jpg"><img src="http://www.cucinainsimpatia.net/files/thumbs/1171/cocco5.jpg" /></a></span></div>Papihttp://www.blogger.com/profile/18099074430797394698noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5387567067241599347.post-28954526563298619052009-10-04T17:57:00.003+02:002009-10-04T18:16:14.316+02:00Le merende di una volta - Cotognata<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.cucinainsimpatia.net/files/posted_images/1171/cot7.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 350px; height: 159px;" src="http://www.cucinainsimpatia.net/files/posted_images/1171/cot7.jpg" alt="" border="0" /></a><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.cucinainsimpatia.net/files/posted_images/1171/cotognata4_.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 350px; height: 233px;" src="http://www.cucinainsimpatia.net/files/posted_images/1171/cotognata4_.jpg" alt="" border="0" /></a><div style="text-align: center;"><span style="color:black;"></span><br /><span style="color:black;"></span></div><span style="color:black;"><i>Di questa ricetta ne esistono come al solito diverse varianti locali. Quella che ho cercato di ottenere io in realtà è quella dal bel colore rubino che mio padre ogni tanto porta da Lecce. Invece mi è venuta molto più chiara, rosata, suppongo per il minor tenore di zucchero che non fa in tempo a caramellare. Quella che mi porta lui è una forma unica, parallelepipeda, liscia. Io invece l'ho fatta in modo da ottenere dei quadratini da ripassare nello zucchero semolato (meglio sarebbe invece lo zucchero cristallizzato); simil-gelée insomma!</i><br /><br />Ho seguito una ricetta che avevo, ma per la cottura in forno ho usato il metodo indicato <a class="post-url" href="http://lospaziodistaximo.blogspot.com/2006/01/cotognata.html" target="_blank">qui</a>. Chi abita in luoghi caldi ovviamente può far asciugare per qualche giorno all'aria senza problemi (cfr. <a class="post-url" href="http://www.cucinainsimpatia.net/viewtopic.php?f=24&t=5047">Marmellata Di Mele Cotogne In Formine</a>).<br /><br /></span><div style="text-align: center;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.cucinainsimpatia.net/files/posted_images/1171/cotognata2.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 350px; height: 232px;" src="http://www.cucinainsimpatia.net/files/posted_images/1171/cotognata2.jpg" alt="" border="0" /></a></div><span style="color:black;"><br /></span><span style="color:black;">Gli <b>ingredienti</b> sono semplici: per ogni <i>chilo di purea di mele</i> serve <i>mezzo chilo di zucchero</i>. Un limone per l'acqua di conservazione dei mezzi di mela via via che si tagliano.<br /><br /><br />Ho pesato 5-6 mele cotogne fino a raggiungere più o meno il chilo e mezzo; le ho lavate sotto l'acqua e con l'aiuto di uno spazzolino ho tolto bene la peluria, insistendo sulle pieghe e sui poli. Le ho asciugate, ho asportato le parti esterne ammaccate e le ho aperte. Le mele vanno tagliate a tocchetti <b>senza sbucciarle</b>, "sbacandole" bene (occhio ai vermetti! <img src="http://www.cucinainsimpatia.net/images/smiles/0030.gif" alt="Image" title="Image" /> ) e immergendole rapidamente in acqua acidulata per evitare che anneriscano. Io ho usato un lime perché non avevo il limone.<br /><br />Ho preso le mele scolandole dall'acqua in eccesso e le ho messe in un ampio tegame con il fondo spesso insieme a un bicchiere e mezzo di acqua. Si lasciano cuocere con il coperchio leggermente spostato per evitare la formazione di eccessiva condensa, finché diventano morbide. Prestare attenzione ché non attacchino ed eventualmente aggiungere un bicchiere d'acqua che deve tuttavia essere assorbita.<br /><br /></span><span style="color:black;">Si passano quindi le mele al passaverdura con i fori medi (io ho usato quello del mio robottino) e si pesa così la purea ottenuta: la mia pesava 1,2 Kg.<br />Ho quindi aggiunto la metà in peso di zucchero (poco più di 600gr in questo caso), si mescola bene in modo da evitare ammassi zuccherini che potrebbero bruciare e si rimette sul fuoco (basso) per circa un'ora, un'ora e un quarto... <b><u>Attenzione!</u></b> <b>Sempre mescolando attentamente</b>, perché rischia di attaccarsi! Io vi dico solo che mi sono venuti quasi i calli fra pollice e indice a furia di mescolare! <img src="http://www.cucinainsimpatia.net/images/smiles/icon_redface.gif" alt="" /> Ho dovuto prendere due presine e interporle tra mano e mestolo, perché alla fine, raddensandosi il composto, diventa davvero faticoso e l'attrito del legno sulla mano si fa sentire (ho delle macchie rosse ancora stamani!) <img src="http://www.cucinainsimpatia.net/images/smiles/0047.gif" alt="Image" title="Image" /> !<br />La purea dovrebbe essere pronta quando la vedete staccarsi dal fondo, un po' come accade nell'impasto per i bigné.<br /><br /></span><span style="color:black;">A questo punto ho steso la cotognata in una teglia di alluminio 30x40, rivestita di carta forno, aiutandomi con una spatola per lisciarla (non troppo bene in realtà <img src="http://www.cucinainsimpatia.net/images/smiles/icon_redface.gif" alt="" /> ). Attenzione che, freddandosi, l'impasto vi torna indietro, quindi cercate di essere più veloci di me! <img src="http://www.cucinainsimpatia.net/images/smiles/icon_cool.gif" alt="" /><br />Si inforna a 100°C (forno già caldo ovviamente) mantenendo leggermente aperto lo sportello (ho incastrato nella porta un mestolo di legno) finché non vedrete che si asciuga. Io ho provato a sentire l'impasto con uno stecchino, perché dovrebbe asciugarsi bene anche dentro... Ma ieri era tardi e non volevo fare le 2 di notte... Per cui mi sono accontentata di una cosa veloce.<br />Una volta asciugato il lato superiore, si toglie la teglia dal forno, si fa freddare (io ho fatto solo intiepidire), si dispone un altro foglio di carta forno sopra e si capovolge il tutto, rimettendolo nella teglia, in modo da far asciugare in forno anche la parte che prima era di sotto.<br /><br /></span><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.cucinainsimpatia.net/files/posted_images/1171/cot6.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 350px; height: 521px;" src="http://www.cucinainsimpatia.net/files/posted_images/1171/cot6.jpg" alt="" border="0" /></a><br /><span style="color:black;"><br /></span><span style="color:black;">Una volta sformata la cotognata, la si taglia a quadretti, la si passa nello zucchero semolato (io, per non esagerare, alcune le ho zuccherate solo nei bordi) e la si lascia asciugare all'aria, magari coperta da una garza.<br /><br /></span><div style="text-align: center;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.cucinainsimpatia.net/files/posted_images/1171/cotognata1.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 350px; height: 522px;" src="http://www.cucinainsimpatia.net/files/posted_images/1171/cotognata1.jpg" alt="" border="0" /></a><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.cucinainsimpatia.net/files/posted_images/1171/cotognata3.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 350px; height: 524px;" src="http://www.cucinainsimpatia.net/files/posted_images/1171/cotognata3.jpg" alt="" border="0" /></a></div><span style="color:black;"><br /><br /></span><span style="color:black;"> Si dovrebbe conservare bene per diversi giorni a temperatura ambiente, avendo cura di lasciarla respirare.</span>Papihttp://www.blogger.com/profile/18099074430797394698noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5387567067241599347.post-73853193132174535562009-09-27T14:06:00.004+02:002009-09-27T14:15:52.598+02:00Torta "hot" zucca e cioccolato<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.cucinainsimpatia.net/files/posted_images/1171/zucca3_2.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 350px; height: 231px;" src="http://www.cucinainsimpatia.net/files/posted_images/1171/zucca3_2.jpg" alt="" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;"><span style="font-style: italic;">La ricetta nasce dal fatto che un mio zio pensando di farne marmellata, aveva cotto circa un Kg di zucca con un etto di zucchero. Chiarito che non avrebbe mai potuto marmellatare con quelle dosi, mentre io mi sono messa a pensare a come poter utilizzare quella che altro non era che polpa zuccherata di zucca, lui ha nel frattempo provato a ricuocerla aggiungendo pesche e mele... Ma il risultato era comunque ben lungi dall'essere paragonabile ad una marmellata.</span> <span style="font-style: italic;">Per cui, dopo aver trovato <a href="http://www.cookaround.com/yabbse1/showthread.php?t=10842">questa</a> ricetta di Marble, mi sono lasciata ispirare e ho tirato fuori questa!</span><br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.cucinainsimpatia.net/files/thumbs/1171/zucca2_2.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 350px; height: 233px;" src="http://www.cucinainsimpatia.net/files/thumbs/1171/zucca2_2.jpg" alt="" border="0" /></a><br /><span style="font-weight: bold; color: rgb(102, 0, 0);">Ingredienti</span><br /><ul><li>300gr farina di mais fioretto</li><li>150gr farina con amido</li><li>300gr circa di polpa di zucca già cotta</li><li>150gr zucchero</li><li>120gr burro</li><li>4 uova</li><li>un bicchierino di liquore Strega</li><li>1 bustina di cremor tartaro</li><li>mezza tavoletta di cioccolato fondente</li><li>zenzero in polvere</li><li>peperoncino in polvere</li></ul><span style="font-weight: bold; color: rgb(102, 0, 0);"><br />Procedimento</span><br /><br />Ho montato burro zucchero e uova, stando un po' alta con le dosi di burro, in quanto c'era il timore che l'impasto non reggesse, per via anche dell'umidità dalla zucca.<br />Ho aggiunto la purea di zucca 'fruttata', dello zenzero in polvere e un bel goccio di liquore Strega come consiglia Marble (un liquore a tema Halloween!).<br />Ho setacciato assieme le due farine e le ho aggiunte piano piano continuando a mescolare con la frusta. Ho aggiunto il cremor tartaro all'ultima parte di farine rimaste e finito di mescolare il tutto, ottenendo un composto abbastanza denso, al contrario di quello di Marble; diciamo quasi come quello dei muffins.<br />Ho imburrato uno stampo di 28cm di diametro e cosparso di zucchero per metà bianco e per metà di canna (tipo fine).<br />Ho messo metà impasto, facendolo assestare con un paio di colpetti alla teglia, e ho colato a filo del cioccolato fondente che ho fuso nel microonde e a cui ho aggiunto una bella spolverata di peperoncino (un cucchiaino bello colmo direi).<br />Ho ricoperto con il restante impasto e di nuovo colato il cioccolato sopra.<br /><br />Infornato nel forno (ventilato+statico) a 170°C circa per 35 minuti. Fa fede la solita prova stecchino.<br /><br />Il risultato è un dolce da inzuppo, asciutto ma non sbricioloso, perfetto per la colazione, con quel qualcosa in più dato dal pizzichino. La zucca non si sente più =)) ma in compenso si avverte bene il carattere rustico dato dalla grana della farina di mais.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.cucinainsimpatia.net/files/thumbs/1171/zuccafettonza.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 239px; height: 360px;" src="http://www.cucinainsimpatia.net/files/thumbs/1171/zuccafettonza.jpg" alt="" border="0" /></a><br /></div>Papihttp://www.blogger.com/profile/18099074430797394698noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5387567067241599347.post-56063079819864708442009-09-25T11:54:00.009+02:002009-09-25T12:38:10.892+02:00Biscotti al burro con mou al cocco<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm3.static.flickr.com/2633/3918448831_3256e3bd6f.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 332px; height: 220px;" src="http://farm3.static.flickr.com/2633/3918448831_3256e3bd6f.jpg" alt="" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;font-family:trebuchet ms;"><span style="font-size:100%;"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Questi biscottini sono nati dall'esigenza di impiegare del mou fatto in casa a base di latte di cocco che un'amica del sito di cucina che frequento ha scovato su veganblog.it.</span> <span style="color: rgb(0, 0, 0);">Volendo seguire una specifica ricetta per i frollini mi sono però ritrovata, tanto per cambiare, con delle farine scadute... Per cui ho variato un po' gli ingredienti in base alle mie disponibilità!</span> <span style="color: rgb(0, 0, 0);">A dire il vero sono venuti un po' troppo burrosetti (forse la farina di mais è troppo fine per quella quantità di burro), ma sono stati in ogni modo spazzolati!</span></span><span style="font-size:100%;"><br /><br /><span style="font-weight: bold; color: rgb(102, 0, 0);">Ingredienti</span><br /></span><ul><li><span style="font-size:100%;"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">110gr farina 00</span></span></li><li><span style="font-size:100%;"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">50gr farina di mandorle</span></span></li><li><span style="font-size:100%;"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">35gr farina di mais fioretto</span></span></li><li><span style="font-size:100%;"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">125gr burro morbido</span></span></li><li><span style="font-size:100%;"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">60gr zucchero a velo</span></span></li><li><span style="font-size:100%;"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">1 uovo</span></span></li><li><span style="font-size:100%;"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">cacao qb</span></span></li><li><span style="font-size:100%;"><span style="color: rgb(0, 0, 0);"> zucchero semolato per il rotolamento</span></span></li></ul><span style="font-size:100%;"><br /><span style="font-weight: bold; color: rgb(102, 0, 0);">Procedimento</span><br /><br /><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Montare il burro con lo zucchero, aggiungere l'uovo, le farine e il cacao (a occhio). Si ottiene un composto molto morbido, quasi difficile da lavorare a mano. Chi ha la sparabiscotti dovrebbe forse provare ad usarlo con essa. </span> <span style="color: rgb(0, 0, 0);"> Formare delle palline e rotolarle nello zucchero semolato, formare con la punta del dito una fossetta al centro, abbastanza profonda, e posizionarle ben distanziate in un foglio di carta forno sopra una teglia (spanceranno un po' in cottura infatti).</span> <span style="color: rgb(0, 0, 0);"> </span> <span style="color: rgb(0, 0, 0);"> Io ho cotto nel microonde (un Whirlpool JT359) utilizzando la teglia metallica in dotazione, rivestita di carta forno, con la funzione sesto senso (ventilato+mi</span></span><span style="font-size:100%;"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">croonde con pre-riscaldamento; food "3") per 13 minuti. </span> <span style="color: rgb(0, 0, 0);"> Una volta cotti, si lasciano freddare, si riempiono le fossette con il mou al cocco e si decora con del cioccolato fondente fuso, avendo l'accortezza che non sia troppo caldo, onde evitare che il mou si sciolga e strabordi.</span> <span style="color: rgb(0, 0, 0);">Li ho conservati per qualche giorno in frigorifero.<br /><br /></span></span><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm3.static.flickr.com/2562/3919237398_7742182c0a.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 332px; height: 220px;" src="http://farm3.static.flickr.com/2562/3919237398_7742182c0a.jpg" alt="" border="0" /></a><span style="font-size:100%;"><span style="font-style: italic;font-size:85%;" ><br /><a href="http://www.cucinainsimpatia.net/viewtopic.php?f=37&t=13073">QUI</a> trovate tutti i riferifmenti, con tanto di links, che hanno ispirato questa ricetta.</span></span><br /></div>Papihttp://www.blogger.com/profile/18099074430797394698noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5387567067241599347.post-21541716355636496432009-09-24T19:46:00.019+02:002010-07-13T15:32:51.159+02:00Dolci al cucchiaio - Bavarese al mango e latte di mandorla con lemon curd<div style="text-align: justify;"><div style="color: #660000; text-align: center;"><i><span style="font-size: large;"><span style="background-color: #d1ac6c; font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Bavarese al mango e latte di mandorla</span></span></i><br />
<i><span style="font-size: large;"><span style="background-color: #d1ac6c; font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">con lemon curd</span></span></i></div><div style="text-align: justify;"><div style="text-align: center;"><span style="font-size: small;"></span><br />
<span style="font-size: small;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnY6Um0HkZ9ijc5ODYH0wBNtxFVSxZyxJCih0VKjTj9DFLPT_xf91qrsWkiZmNea-W9JjVb_94V8fEUfv2K6pvvn-GWafbI0a5mBrlpgTlmaezDNnM4ypV25KGWmJ9rvZecUoMVPSwJ_o/s1600-h/bav4+%282%29.jpg" style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnY6Um0HkZ9ijc5ODYH0wBNtxFVSxZyxJCih0VKjTj9DFLPT_xf91qrsWkiZmNea-W9JjVb_94V8fEUfv2K6pvvn-GWafbI0a5mBrlpgTlmaezDNnM4ypV25KGWmJ9rvZecUoMVPSwJ_o/s320/bav4+%282%29.jpg" /></a></span></div><i><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Una ricetta giusta giusta per farmi conoscere... Dovete sapere che molto spesso mi ritrovo a dover utilizzare di corsa degli ingredienti che sono in fase di scadenza (o magari già scaduti) e siccome non mi piace buttare le cose se non vedo almeno un strato di muffa di mezzo cm, :D cerco sempre di capire se sono utilizzabili o meno. In questo caso avevo del latte di mandorle e un mango che imploravano di essere consumati al più presto, per cui non ho potuto tirarmi indietro... E da golosa quale sono li ho trasformati in un estivo dolce al cucchiaio, con la consapevolezza di dovermi scontrare con il mostro sacro: la colla di pesce! Ma veniamo al dunque!</span></span></i></div><br />
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<i style="color: #660000;"><b><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">◊ Ingredienti</span></span></b></i><i style="color: #660000;"><b><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> ◊</span></span></b></i></div><div style="text-align: justify;"><br />
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">2 manghi: al netto degli scarti, 630gr circa </span></span> <br />
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">1 pesca: 120gr circa100 zucchero </span></span><br />
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">300gr panna montata </span></span><br />
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">200gr latte di mandorla </span></span><br />
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">mezzo limone spremuto (meglio se si usa un lime) </span></span><br />
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">25-30gr di fogli di colla di pesce </span></span><br />
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">lemon curd per guarnire </span></span><br />
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<i style="color: #660000;"><b><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">◊ </span></span></b></i><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><i style="color: #660000;"><b>Procedimento</b></i></span></span> <i style="color: #660000;"><b><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">◊</span></span></b></i></div><div style="text-align: justify;"><br />
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Una volta sbucciati, si tagliano a pezzi i due manghi e la pesca, si irrora con il succo di mezzo limone (o di un lime) e si passa tutto al minipimer che, rispetto al classico frullatore o mixer, riesce ad eliminare molto bene la parte filamentosa del mango... Ed è pure più facile da pulire (hai detto scànZete, come si dice dalle mie parti!! Mica roba da poco eh!).</span></span><br />
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<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">In una ciotola fatta raffreddare in freezer si monta la panna mentre si fanno ammorbidire in acqua fredda i fogli di gelatina.</span></span><br />
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<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Sciolta la gelatina in un paio di cucchiai di latte di mandorle, sul fornello o nel microonde, si aggiungono alla polpa di frutta il latte di mandorla e la panna montata; mi raccomando, per incorporare bene la panna senza smontarla, utilizzare una spatola procedendo con cauti movimenti dal basso verso l'alto.</span></span><br />
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<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Se si trova difficoltà ad incorporarla usare, sempre con attenzione, una frusta, facendo dei cerchi sulla superficie, in modo da 'frantumare' i fiocchi di panna.</span></span><br />
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<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Versare il composto in uno stampo da 22cm di diametro o in più stampini monoporzione e far rassodare in frigo per qualche ora. Una volta sformato guarnire con del lemon curd aiutandosi con un piccolo cono di carta.</span></span><br />
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<i style="color: #660000;"><b><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">◊ </span></span></b></i><i style="color: #660000;"><b><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Annotazioni</span></span></b></i> <i style="color: #660000;"><b><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">◊ </span></span></b></i><br />
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<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Ho indicato tra gli ingredienti una quantità di gelatina maggiore di quella che ho usato io (circa 22gr), in quanto, come anticipato sopra, non sempre riesco ad azzeccare la quantità giusta per la consistenza che voglio ottenere. E infatti in questo caso ho ottenuto più una mousse che una una bavarese, anche se, devo dirlo, preferisco questa consistenza a quella collosa e compatta!</span></span><br />
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<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Altra cosa: il sapore del latte di mandorla svanisce un po', coperto da quello della frutta. Occorrerebbe forse aumentarne la dose (diminuendo magari la panna) e regolare di conseguenza la quantità di colla di pesce.</span></span></div><br />
<span style="font-family: lucida grande; font-size: 100%;"> </span>Papihttp://www.blogger.com/profile/18099074430797394698noreply@blogger.com0