Torta Grenoble Di Paco Torreblanca
Finalmente, dopo quasi 6-mesi-6, mi decido a postare la ricetta della Grenoble di Paco Torreblanca che ho utilizzato per la torta di compleanno di Nonna Papi.
Non fatevi spaventare però dalla lunghezza. La ricetta in effetti è laboriosa ma di fatto non ha passaggi particolarmente difficili. Magari però è meglio dotarsi di un termometro digitale, di una bilancia con precisione al grammo e di un anello regolabile, questo sì. Ah, dimenticavo! Anche lo spazio libero in freezer è necessario!
Del sale maldon e del caffè giamaicano blue mountain fatene pure a meno (alla torrefazione vicina costa, A LORO, 90 euro al chilo! Figuriamoci se lo prendevo!!! Un buon caffè macinato fine fa lo stesso la sua figura, fidatevi!)
Le mie peripezie invece sono da addebitarsi in primis alla mia 'broccioneria', in secundis al fatto che ho dovuto preparare tre torte di due dimensioni differenti. Il ricalcolo delle dosi è stato un po' troppo preciso e quindi ho rischiato di avere meno prodotto per la torta più grande, che infatti è venuta più bassa. Ma se vi volete cimentare in questo capolavoro di pasticceria vi basta uno stampo da 18 e un anello da 20! Non vi metterò pertanto le dosi per la torta da 29 che ho calcolato con una semplice proporzione basata sul raffronto delle aree delle teglie (sarebbe più corretto confrontare i volumi tra le altre cose).
Qualche imprecisione nelle dosi a dire il vero c'è ma troverete le mie annotazioni personali leggendo la ricetta.
Non fatevi spaventare però dalla lunghezza. La ricetta in effetti è laboriosa ma di fatto non ha passaggi particolarmente difficili. Magari però è meglio dotarsi di un termometro digitale, di una bilancia con precisione al grammo e di un anello regolabile, questo sì. Ah, dimenticavo! Anche lo spazio libero in freezer è necessario!
Del sale maldon e del caffè giamaicano blue mountain fatene pure a meno (alla torrefazione vicina costa, A LORO, 90 euro al chilo! Figuriamoci se lo prendevo!!! Un buon caffè macinato fine fa lo stesso la sua figura, fidatevi!)
Le mie peripezie invece sono da addebitarsi in primis alla mia 'broccioneria', in secundis al fatto che ho dovuto preparare tre torte di due dimensioni differenti. Il ricalcolo delle dosi è stato un po' troppo preciso e quindi ho rischiato di avere meno prodotto per la torta più grande, che infatti è venuta più bassa. Ma se vi volete cimentare in questo capolavoro di pasticceria vi basta uno stampo da 18 e un anello da 20! Non vi metterò pertanto le dosi per la torta da 29 che ho calcolato con una semplice proporzione basata sul raffronto delle aree delle teglie (sarebbe più corretto confrontare i volumi tra le altre cose).
Qualche imprecisione nelle dosi a dire il vero c'è ma troverete le mie annotazioni personali leggendo la ricetta.
La ricetta che vi metto è stata messa da Claudia su Gennarino ed è valida per una torta di 20 cm di diametro.
La trovate anche nel blog di Pinella, ma non ho capito come mai le dosi risultano diversificate secondo varie proporzioni (X2, X2.5, X5).
Le foto che vedete sono tratte dal compleanno della nonna (la torta a pseudo forma di 80) e da quello di mia cugina (quello con le roselline): infatti un disco che formava l'8 era avanzato e l'ho utilizzato circa 15-20 giorni dopo (tenendolo in congelatore e si è conservato benissimo, il croccante è pure rimasto tale!) per il compleanno di mia cugina; :D lei ha accettato di buon grado il dolce ''riciclato'' e così ho solo cercato di ridecorarlo... Ma come vedete io, con il cioccolato plastico, ho ancora qualche problemino...
La trovate anche nel blog di Pinella, ma non ho capito come mai le dosi risultano diversificate secondo varie proporzioni (X2, X2.5, X5).
Le foto che vedete sono tratte dal compleanno della nonna (la torta a pseudo forma di 80) e da quello di mia cugina (quello con le roselline): infatti un disco che formava l'8 era avanzato e l'ho utilizzato circa 15-20 giorni dopo (tenendolo in congelatore e si è conservato benissimo, il croccante è pure rimasto tale!) per il compleanno di mia cugina; :D lei ha accettato di buon grado il dolce ''riciclato'' e così ho solo cercato di ridecorarlo... Ma come vedete io, con il cioccolato plastico, ho ancora qualche problemino...
La torta è fatta di vari strati che vanno congelati, potete farli in una giornata ma io vi consiglio, per evitare troppo stress, di distribuire la preparazione in un paio di giorni. Vi metto quindi anche un esempio di procedura.
Questi i layers che compongono il dolce:
Questi i layers che compongono il dolce:
- Biscotto di noci e miele
- Cremoso al caffé
- Croccante di riso
- Caramello semiliquido
- Mousse al caramello e caffè (distribuita su tre strati)
(Dite la verità già vi è venuta la bavetta vero?)
Nota: le dosi sono quelle indicate da Claudia, io vi consiglio di arrotondarle anche un pochino in eccesso (esempio 12gr a 15gr, i tuorli arrotondateli al numero più vicino: ad esempio 42gr di tuorli sono circa 2 uova. Se pesandoli, magari ne avete usati di piccoli, vi accorgete che siete ancora lontani dal peso giusto aggiungetene un altro se in tal modo la differenza dal peso richiesto è minore).
_________Giorno I_________
Potete preparare e congelare separatamente il biscotto, il croccante di riso, il mou e un ingrediente del cremoso al caffé.
Ogni volta che avrete congelato un "inserto" (e per alcuni come il croccante o il cremoso basta veramente poco!) potrete sfilarlo dallo stampo, adagiarlo su un piano del freezer, magari coperto da stagnola, e riutilizzare lo stampo o l'anello per la preparazione seguente!
LATTE AL CAFFE'
La mattina preparate subito l'infusione di latte e caffè che è descritta in fondo, nel paragrafo del cremoso al caffè, in modo da trovarvela pronta il giorno dopo.
BISCOTTO NOCI E MIELE
- 30gr tpt noci (15gr noci + 15gr zucchero)
- 42gr tuorli (circa 2)
- 41gr albumi (circa 1 e 1/2)
- 25gr farina
- 13gr burro
- 12gr zucchero (circa 2 cucchiaini)
- 12gr miele (Claudia specifica millefiori, io avevo solo quello alla lavanda che tanto di lavanda non sapeva)
Tritare finemente noci e zucchero in pari quantità fino a raggiungere una consistenza farinosa.
Montare gli albumi con 6 gr di zucchero. Quindi i tuorli con il tanto per tanto di noci e i restanti 6 gr di zucchero. Incorporare delicatamente i primi nei tuorli, mescolando dal basso verso l'alto senza farli smontare (come è successo a me).
Aggiungere la farina setacciandola.
Nel frattempo avremo messo a fondere il burro; io, invece di aggiungerlo separatamente, vi ho incorporato il miele, in modo da rendere questo più fluido e raffreddare al contempo il burro. Quando si è raffreddato ma aveva ancora la consistenza fluida l'ho aggiunto piano piano al composto.
Versare in uno stampo da 18 cm di diametro (io l'ho imburrato e infarinato) e cuocere a 190°-200° in forno statico (io ho posizionato la griglia al secondo livello dal basso) per circa 10-12 minuti.
Fa fede la prova stecchino.
Una volta cotto, farlo intiepidire nello stampo, sformarlo, farlo freddare su una gratella e dopo 1-2 ore avvolgerlo nella pellicola e metterlo in congelatore.
Primo step, superato!
Montare gli albumi con 6 gr di zucchero. Quindi i tuorli con il tanto per tanto di noci e i restanti 6 gr di zucchero. Incorporare delicatamente i primi nei tuorli, mescolando dal basso verso l'alto senza farli smontare (come è successo a me).
Aggiungere la farina setacciandola.
Nel frattempo avremo messo a fondere il burro; io, invece di aggiungerlo separatamente, vi ho incorporato il miele, in modo da rendere questo più fluido e raffreddare al contempo il burro. Quando si è raffreddato ma aveva ancora la consistenza fluida l'ho aggiunto piano piano al composto.
Versare in uno stampo da 18 cm di diametro (io l'ho imburrato e infarinato) e cuocere a 190°-200° in forno statico (io ho posizionato la griglia al secondo livello dal basso) per circa 10-12 minuti.
Fa fede la prova stecchino.
Una volta cotto, farlo intiepidire nello stampo, sformarlo, farlo freddare su una gratella e dopo 1-2 ore avvolgerlo nella pellicola e metterlo in congelatore.
Primo step, superato!
CROCCANTE DI RISO SOFFIATO
- 20gr cioccolato al latte
- 43gr di pralinato di nocciola (21gr di nocciole + 21gr di zucchero)
- 40gr di riso soffiato
Nota 1: per le dosi del pralinato vi consiglio di arrotondare a 20+20 o 25+25
Nota 2: il riso soffiato è troppo per essere amalgamato dal resto, vi consiglio di ridurlo a 30gr come ho fatto io
Per fare il pralinato si riduce molto semplicemente in pasta un tpt di noci e zucchero, prolungando l'azione del tritatutto, che dovrà scaldare il composto e far uscire l'olio alla frutta secca, in modo da ottenere, al posto di una farina, una crema oleosa. Vedrete che il composto tenderà ad aderire alle pareti; aiutatevi con un cucchiaino e continuate a frullare.
Io l'ho trovato un ottimo insaporitore e penso che si possa utilizzare con qualunque tipo di frutta secca per aromatizzare varie preparazioni; in pratica al posto delle varie creme di pistacchio o nocciola o mandorle etc, piene di olii di dubbia provenienza, si può utilizzare questo, che magari non sarà liscio come le preparazioni industriali ma di sicuro è più salutare!
Volendo potete conservarlo in un barattolo chiuso. Per pochi giorni anche fuori dal frigo.
Far fondere il cioccolato e mescolarlo al pralinato e al riso soffiato, aiutandovi con un cucchiaino. All'inizio, anche usando 30gr di riso, vi sembrerà che non si amalgami, voi continuate, vedrete che alla fine lo farà!
Io ho tagliato un foglio di carta forno formando un disco da porre sul fondo del mio stampo da 18 cm, l'ho adagiato ben steso dentro di esso e vi ho versato sopra il composto, livellandolo con un cucchiaio. Ho coperto con un altro foglio di carta forno e spianato con un pentolino (o un batticarne) per avere un disco bello piatto.
Ho coperto lo stampo con l'alluminio e l'ho messo in congelatore.
Secondo step, superato!
Nota 2: il riso soffiato è troppo per essere amalgamato dal resto, vi consiglio di ridurlo a 30gr come ho fatto io
Per fare il pralinato si riduce molto semplicemente in pasta un tpt di noci e zucchero, prolungando l'azione del tritatutto, che dovrà scaldare il composto e far uscire l'olio alla frutta secca, in modo da ottenere, al posto di una farina, una crema oleosa. Vedrete che il composto tenderà ad aderire alle pareti; aiutatevi con un cucchiaino e continuate a frullare.
Io l'ho trovato un ottimo insaporitore e penso che si possa utilizzare con qualunque tipo di frutta secca per aromatizzare varie preparazioni; in pratica al posto delle varie creme di pistacchio o nocciola o mandorle etc, piene di olii di dubbia provenienza, si può utilizzare questo, che magari non sarà liscio come le preparazioni industriali ma di sicuro è più salutare!
Volendo potete conservarlo in un barattolo chiuso. Per pochi giorni anche fuori dal frigo.
Far fondere il cioccolato e mescolarlo al pralinato e al riso soffiato, aiutandovi con un cucchiaino. All'inizio, anche usando 30gr di riso, vi sembrerà che non si amalgami, voi continuate, vedrete che alla fine lo farà!
Io ho tagliato un foglio di carta forno formando un disco da porre sul fondo del mio stampo da 18 cm, l'ho adagiato ben steso dentro di esso e vi ho versato sopra il composto, livellandolo con un cucchiaio. Ho coperto con un altro foglio di carta forno e spianato con un pentolino (o un batticarne) per avere un disco bello piatto.
Ho coperto lo stampo con l'alluminio e l'ho messo in congelatore.
Secondo step, superato!
CARAMELLO SEMILIQUIDO
- 120gr panna
- 100gr zucchero
- 60gr glucosio
- 1 pizzico di sale maldon (io: comunissimo sale fino dei monopoli di stato)
Mettere in un pentolino dal fondo spesso zucchero, glucosio e acqua, mescolando a freddo per formare una pasta bianca omogenea. Dopodiché accendere il fuoco e non mescolare per alcun motivo. Al limite quando comincia a diventare ambrato girare leggermente il pentolino per amalgamare il tutto.
Ottenuto il caramello, spegnere la fiamma e aggiungere piano piano la panna, mescolando con un cucchiaio di legno. Occhio, che sia la panna che il movimento del cucchiaio favoriscono la fuoriuscita del composto, quindi girate piano e aggiungete la panna poco a poco. Aggiungere il sale alla fine.
Potete riporre il caramello, coperto in aderenza da una pellicola in frigo. O in un barattolo di vetro chiuso. Per riutilizzarlo potrete dargli una lieve riscaldata nel microonde (10-15 secondi) in modo da farlo ritornare più fluido e facilitarne la distribuzione sul croccante.
Questo mou è talmente godurioso che vi consiglio di nasconderlo e dimenticarvi dove l'avete messo fino al momento di utilizzarlo. Quello che mi è avanzato l'ho usato per annegarci le noci caramellate avanzate... Divorate in brevissimo tempo!
Anche il terzo step è fatto, dai, mica era difficile!?
Ottenuto il caramello, spegnere la fiamma e aggiungere piano piano la panna, mescolando con un cucchiaio di legno. Occhio, che sia la panna che il movimento del cucchiaio favoriscono la fuoriuscita del composto, quindi girate piano e aggiungete la panna poco a poco. Aggiungere il sale alla fine.
Potete riporre il caramello, coperto in aderenza da una pellicola in frigo. O in un barattolo di vetro chiuso. Per riutilizzarlo potrete dargli una lieve riscaldata nel microonde (10-15 secondi) in modo da farlo ritornare più fluido e facilitarne la distribuzione sul croccante.
Questo mou è talmente godurioso che vi consiglio di nasconderlo e dimenticarvi dove l'avete messo fino al momento di utilizzarlo. Quello che mi è avanzato l'ho usato per annegarci le noci caramellate avanzate... Divorate in brevissimo tempo!
Anche il terzo step è fatto, dai, mica era difficile!?
_________Giorno II_________
NOCI CARAMELLATE
- 200gr noci
- 120gr zucchero
- 10gr burro
Le dosi secondo me sono in eccesso, ad ogni modo se vi avanzeranno non importa, potete sempre conservarle in un barattolino (anche se un po' si inumidiranno) chiuso.
Dico questo perché io le ho triplicate per due torte da 18 e una da 29, ma mi sono avanzate... Quindi suppongo che anche la dose singola sia abbondante (soprattutto mi pare poco il caramello per la quantità di noci, quindi propongo di portare a 150 la dose delle noci, lasciando invariate le altre).
Preparare il caramello (io ho aggiunto 4 cucchiai di acqua per facilitare lo scioglimento; solito procedimento: mescolarla allo zucchero per ottenere una pasta bianca liscia e metterlo sul fuoco piccolo, fiamma medio-bassa, a caramellare senza mai girarlo).
Ho tostato leggermente le noci al crisp, e le ho aggiunte, assieme al burro, al caramello appena fatto, fuori dal fuoco.
Girare con un mestolo di legno e versare su un foglio di silpat (o su una lastra di marmo/granito o un foglio di cartaforno), stendere e far freddare.
Prendere qualche gheriglio e metterlo da parte per la decorazione. Le altre io le ho frantumate grossolanamente prima di aggiungerle al cremoso.
Dico questo perché io le ho triplicate per due torte da 18 e una da 29, ma mi sono avanzate... Quindi suppongo che anche la dose singola sia abbondante (soprattutto mi pare poco il caramello per la quantità di noci, quindi propongo di portare a 150 la dose delle noci, lasciando invariate le altre).
Preparare il caramello (io ho aggiunto 4 cucchiai di acqua per facilitare lo scioglimento; solito procedimento: mescolarla allo zucchero per ottenere una pasta bianca liscia e metterlo sul fuoco piccolo, fiamma medio-bassa, a caramellare senza mai girarlo).
Ho tostato leggermente le noci al crisp, e le ho aggiunte, assieme al burro, al caramello appena fatto, fuori dal fuoco.
Girare con un mestolo di legno e versare su un foglio di silpat (o su una lastra di marmo/granito o un foglio di cartaforno), stendere e far freddare.
Prendere qualche gheriglio e metterlo da parte per la decorazione. Le altre io le ho frantumate grossolanamente prima di aggiungerle al cremoso.
CREMOSO AL CAFFE'
- 114gr latte
- 98gr panna (ovviamente ne ho usati 100gr)
- 36gr tuorli (circa 2)
- 27gr zucchero
- 12gr caffé blue mountain (io: una buona miscela di macinato espresso appena torrefatto)
- 2gr gelatina
[Da fare la mattina del giorno I] Lasciare in infusione il caffè in 114 gr di latte per 24 ore (io ogni tanto smuovevo la brocca, chiusa con una pellicola e lasciata fuori, a temperatura ambiente, per far precipitare sul fondo il caffè che era rimasto in sospensione).
Invece di riaggiungere il latte per ripristinare il peso totale dopo la filtratura, Claudia suggerisce di mettere il caffè in 135gr di latte già in partenza, in modo da non dover fare aggiunte successive e avere già a disposizione al momento della filtratura i 114gr richiesti. Io ho seguito il suo suggerimento anche perché così l'aroma di caffè rimane più intenso.
[Giorno II] Ammollare la gelatina in acqua fredda.
Far bollire il latte con la metà dello zucchero; montare i tuorli con lo zucchero restante, aggiungere a filo il latte, mescolando, e rimettere sul fuoco fino a raggiungere la temperatura di 85°.
Aggiungere la gelatina strizzata, far freddare, quindi montare la panna e incorporarla delicatamente, con il solito movimento di spatola dal basso verso l'alto e mettere in forma o in un anello o in una tortiera rivestita però di carta forno o pellicola (in modo da poter estrarlo senza problemi) da 18 cm.
Aggiungere le noci caramellate spezzettate e congelare.
Eccoci arrivati alla fase finale!
MOUSSE CARAMELLO E CAFFE' E MONTAGGIO FINALE
Invece di riaggiungere il latte per ripristinare il peso totale dopo la filtratura, Claudia suggerisce di mettere il caffè in 135gr di latte già in partenza, in modo da non dover fare aggiunte successive e avere già a disposizione al momento della filtratura i 114gr richiesti. Io ho seguito il suo suggerimento anche perché così l'aroma di caffè rimane più intenso.
[Giorno II] Ammollare la gelatina in acqua fredda.
Far bollire il latte con la metà dello zucchero; montare i tuorli con lo zucchero restante, aggiungere a filo il latte, mescolando, e rimettere sul fuoco fino a raggiungere la temperatura di 85°.
Aggiungere la gelatina strizzata, far freddare, quindi montare la panna e incorporarla delicatamente, con il solito movimento di spatola dal basso verso l'alto e mettere in forma o in un anello o in una tortiera rivestita però di carta forno o pellicola (in modo da poter estrarlo senza problemi) da 18 cm.
Aggiungere le noci caramellate spezzettate e congelare.
Eccoci arrivati alla fase finale!
MOUSSE CARAMELLO E CAFFE' E MONTAGGIO FINALE
- 500gr panna
- 100gr zucchero
- 52gr tuorli (circa 3)
- 40gr acqua
- 5gr gelatina
- 2gr caffè solubile
Preparare una teglia con un foglio di acetato (io l'ho comprato in cartoleria) posto sul fondo; siccome il dolce andrà composto al contrario, il foglio di acetato serve a conferire l'aspetto liscio alla faccia esposta della torta.
Preparare un anello da dolci a 20cm (o io non sono capace ad usarlo o il mio, ma pure quello di manu è bolso... Ho dovuto fermarlo con lo scotch carta perché mi si apriva!), metterlo sopra il foglio di acetato e inserire al suo interno una striscia di acetato (anche questa serve a rendere liscio il bordo).
Il montaggio in un anello più grande serve ad avere un dolce con il bordo omogeneo. Se preferite che si vedano gli strati, usate la stessa dimensione degli inserti che avete preparato!
Ammollare la gelatina in acqua fredda.
Montare poco i tuorli e metterli da parte.
Portate a ebollizione 200gr di panna.
Preparare un caramello con 100gr di zucchero e 40 di acqua (solito procedimento scritto sopra). Aggiungere poco alla volta la panna calda e girare molto piano onde evitare strabordamenti dal pentolino (usatene uno a bordi alti, è meglio!). Una volta stabilizzatosi il composto, aggiungere i tuorli e rimettere sul fuoco fino a raggiungere gli 85°.
Spegnere il fuoco, aggiungere la gelatina strizzata, il caffè solubile e girare fino ad amalgamare bene il tutto.
Far freddare (io ho messo in frigo -comportamento poco ecologico ma efficace dal punto di vista della velocizzazione -), montare 300gr di panna e incorporare al composto in due volte (io ho fatto scendere la temperatura sui 25 gradi onde evitare smontamenti di panna e di c...).
A questo punto versare 1/3 di mousse nell'anello, livellare, inserire il disco congelato di cremoso, aggiungere 1/3 di mousse, inserire il disco di croccante congelato, distribuire (meglio se usate un sac a poche) il caramello-mou su di esso (evitate di farlo fuoriuscire dal croccante perché colerebbe su fianchi come è successo a me e se vedete che è troppo, non usatelo tutto, tanto lo potete conservare per altre preparazioni); aggiungere la mousse rimanente e il biscotto (io l'ho spinto un po' cercando di farlo affondare nella mousse in modo che questa arrivasse, sulla circonferenza, alla stessa altezza).
Adagiare una pellicola a contatto e congelare.
Dopo qualche ora togliere l'anello, la striscia di acetato e la pellicola, adagiare sopra un fondo di cartone, possibilmente dello stesso diametro della torta, girare sottosopra - delicatamente! - la torta. Togliere il foglio di acetato che prima era sul fondo e guarnire con le noci caramellate intere.
Preparare un anello da dolci a 20cm (o io non sono capace ad usarlo o il mio, ma pure quello di manu è bolso... Ho dovuto fermarlo con lo scotch carta perché mi si apriva!), metterlo sopra il foglio di acetato e inserire al suo interno una striscia di acetato (anche questa serve a rendere liscio il bordo).
Il montaggio in un anello più grande serve ad avere un dolce con il bordo omogeneo. Se preferite che si vedano gli strati, usate la stessa dimensione degli inserti che avete preparato!
Ammollare la gelatina in acqua fredda.
Montare poco i tuorli e metterli da parte.
Portate a ebollizione 200gr di panna.
Preparare un caramello con 100gr di zucchero e 40 di acqua (solito procedimento scritto sopra). Aggiungere poco alla volta la panna calda e girare molto piano onde evitare strabordamenti dal pentolino (usatene uno a bordi alti, è meglio!). Una volta stabilizzatosi il composto, aggiungere i tuorli e rimettere sul fuoco fino a raggiungere gli 85°.
Spegnere il fuoco, aggiungere la gelatina strizzata, il caffè solubile e girare fino ad amalgamare bene il tutto.
Far freddare (io ho messo in frigo -comportamento poco ecologico ma efficace dal punto di vista della velocizzazione -), montare 300gr di panna e incorporare al composto in due volte (io ho fatto scendere la temperatura sui 25 gradi onde evitare smontamenti di panna e di c...).
A questo punto versare 1/3 di mousse nell'anello, livellare, inserire il disco congelato di cremoso, aggiungere 1/3 di mousse, inserire il disco di croccante congelato, distribuire (meglio se usate un sac a poche) il caramello-mou su di esso (evitate di farlo fuoriuscire dal croccante perché colerebbe su fianchi come è successo a me e se vedete che è troppo, non usatelo tutto, tanto lo potete conservare per altre preparazioni); aggiungere la mousse rimanente e il biscotto (io l'ho spinto un po' cercando di farlo affondare nella mousse in modo che questa arrivasse, sulla circonferenza, alla stessa altezza).
Adagiare una pellicola a contatto e congelare.
Dopo qualche ora togliere l'anello, la striscia di acetato e la pellicola, adagiare sopra un fondo di cartone, possibilmente dello stesso diametro della torta, girare sottosopra - delicatamente! - la torta. Togliere il foglio di acetato che prima era sul fondo e guarnire con le noci caramellate intere.
Io ho decorato i bordi con del cioccolato plastico secondo la ricetta di Soniatim, che ringrazio (200 gr. cioccolato bianco - 1 cucchiaio di sciroppo di glucosio - 3 cucchiai d'acqua - zucchero a velo e maizena q.b. per renderlo lavorabile).
Ma potete sbizzarrirvi con decorazioni al caramello (che ovviamente dovrete fare al momento, altrimenti si scioglieranno) o al cioccolato; Paco Torreblanca decora semplicemente con una glassa al latte (di cui non ho trovato la ricetta), una striscia di noci caramellate e anice stellato e una spolverata di cacao.
Per la torta di compleanno della nonna ho formato i "buchi" delle cifre con dei dischi di cioccolato fondente fuso e coppato su cartaforno (e messo a indurire in frigo), accompagnati da ferrero rocher tagliati a metà. Come collante per noci e cioccolato ho usato il ciocco fuso.
Ah non serve dirlo, i singoli layers a mio parere sono facilmente utilizzabili singolarmente o variamente composti per produrre dessert in bicchierini o similari, più veloci e meno ricchi!