lunedì 29 novembre 2010

Mela speziata al forno con frutti di bosco e zabaione

Mela speziata al forno con frutti di bosco e zabaione


Una ricetta semplicissima, nata questa sera stessa, perché... avevo "voglia di qualcosa di buono"!
Non avevo intenzione di mangiarmi l'ennesimo ferrero rocher né di farmi fuori il barattolo di nutella, volevo qualcosa di ancor più coccoloso... Ed ecco quello che la mia mente (e la mia gola) ha partorito, grazie anche al suggerimento di mio cuGGGino che mi ha raccontato una ricetta simile, letta su qualche rivista!

Ho preso una mela rossa, bella profumata (sì sì, come quella di Grimilde!), l'ho lavata e le ho tolto il torsolo con l'apposito scavino.
L'ho messa in una ciotola di pyrex e dentro il buco ho versato una miscela di zucchero (un cucchiaio), cannella, noce moscata e un chiodo di garofano spezzato in due, alternata a dei frutti di bosco surgelati.
Ho spruzzato con del marsala e messo al microonde a 500W per circa 7 minuti (controllare sempre, dipende dalla grandezza della mela, dalla sua maturazione, etc.).
Mentre cuoceva ho preparato un velocissimo zabaione, sbattendo in un pentolino, su fuoco basso, un tuorlo con uno (no ad essere onesti ne ho messi due per coccolarmi meglio :P) cucchiai di zucchero e del marsala.

Cotta la mela, l'ho impiattata e vi ho versato sopra il succo di frutti di bosco e marsala e lo zabaione.
Non vi dico che goduria!!!!

giovedì 11 novembre 2010

Chitarra al sugo di gallinella in giallo

Chitarra al sugo di gallinella in giallo

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Avevo ancora degli avanzi di pasta alla chitarra di soli albumi che mi occupavano spazio vitale in freezer; per cui ho deciso di impiegare i due filetti di gallinella che ho acquistato per un sughetto di condimento.


◊ Ingredienti per 2 persone ◊
2 filetti di gallinella
pasta alla chitarra q.b. per le vostre bocche
una bustina di zafferano
olio e.v.o.
sale
timo
erba cipollina
pistilli di zafferano
pepe rosa
marsala
(1 cucchiaio di ricotta)

Procedimento ◊
Ho lavato i filetti di gallinella e con l’ausilio dell’apposita pinzetta ho tolto loro le lische rimaste.
Li ho quindi tagliati prima a listarelle, controllando che non vi fossero rimaste lische, e poi a tocchetti.
Ho messo in una padella un filo d’olio extravergine d’oliva assieme a dei rametti di timo fresco (ho usato il timo normale e quello limonino) e dell’erba cipollina secca.
Giunto a temperatura vi ho aggiunto i tocchetti di pesce e ho fatto rosolare.
Ho sfumato con del marsala e quindi ho aggiunto lo zafferano sciolto in un bicchierino d’acqua tiepida e ho aggiustato di sale.
Per amalgamare il sughetto ho usato un cucchiaio di ricotta; tuttavia ho notato che ha appiattito, neutralizzato un po’ i sapori… La prossima volta farò il sugo di solo pesce. Un’alternativa potrebbe essere invece di utilizzare del labne agli aromi.

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Gettare nell’acqua bollente la pasta, poca alla volta, in modo da non abbassare troppo la temperatura, scolarla non appena viene a galla ed aggiungerla alla padella con il condimento.
Saltare 20 secondi la pasta per farla insaporire e servire colorando il piatto con pistilli di zafferano e pepe rosa.
Se la pasta dovesse risultare eccessivamente asciutta, aggiungere un po’ di acqua di cottura  e/o di olio a crudo.
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domenica 7 novembre 2010

Quiche con funghi, salsiccia, pancetta e noci nella sfoglia di Loriana

Quiche con funghi, salsiccia, pancetta e noci nella sfoglia di Loriana

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Dopo quasi tre anni finalmente ho provato a fare la sfoglia di Loriana, in occasione del compleanno di nonna.
Con la doppia dose della ricetta originale (500 farina manitoba + 500 burro + 500 ricotta + 1 pizzico di sale) avevo ottenuto due torte ai finocchi e pancetta, per la ricetta di Cappera.


Mi erano avanzati dei ritagli, che ho lasciato in frigo.
Oggi li ho ripresi, li ho impastati assieme e ho fatto altri 3-4 giri, per "riattivarli".
Ho steso la sfoglia sul piatto crisp del microonde e ho rifilato i bordi (da cui ho ricavato qualche striscia per la decorazione).
Ho riempito con un impasto di avanzi:

2 salsicce
una manciata di misto funghi congelato
una scatola di pancetta affumicata (scaduta)
una manciata di noci
un tot di panna fresca avviata (saranno stati sui 350gr)
un tot di ricotta avanzata (uno o due cucchiai)
2 uova
sale
pepe
olio
timo
marsala
parmigian


Ho messo un filo (proprio un filo) d'olio in padella e vi ho fatto ammorbidire i funghi.
Ho aggiunto le salsicce sbriciolate, la pancetta, le noci e fatto cuocere, aromatizzando con dei rametti di timo fresco e aggiustando di sale.
Ho sfumato con del marsala secco e, una volta cotto il tutto, l'ho aggiunto ad una ciotola dove avevo sbattuto assieme due uova, la ricotta e la panna, il grana grattugiato e un pizzico di sale


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Ho amalgamato il tutto e ho versato il composto sulla sfoglia adagiata nel piatto crisp, ricoperta da un velo di pangrattato e formaggio grattugiato.
Le strisce di decorazione le ho spennellate con del latte e sono affondate nel composto per poi riemergere quando la sfogliatura ha trovato la forza di salire


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Ho impostato il programma crisp per le quiche ma il tempo automatico era troppo poco, per cui gli ho dato un'altra decina di minuti (ho interrotto il tempo io quando ho visto che si era dorata per benino)


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Io avevo poca pasta quindi la parte di sotto è risultata troppo fine; voi fatela un po' più spessa in modo che possa reggere il ripieno che è piuttosto liquido.
Vi assicuro che è a dir poco libidinosissima!!! Alla facciazza degli avanzi!

sabato 6 novembre 2010

Chitarra con nocciole ed erbe aromatiche

Chitarra con nocciole ed erbe aromatiche

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Siccome avevo circa mezzo chilo di albumi avanzati dal dolce di compleanno della nonna e poiché non potevo congelarli per mancanza di spazio nel freezer, mi è rivenuta in mente questa ricetta di Jolanda e così li ho impiegati per inaugurare una chitarra che avevo da tempo immemore.
Peccato che non sia riuscita ad "accordare" al meglio la chitarra e quindi mi è venuta fuori una specie di pici piuttosto grossi… Dei picCioni direi!!! AHAHAHA, me la suono e me la canto!

Due cose ho notato però: per formare la palla mi ci è voluta molta più farina rispetto a quella prevista nella ricetta linkata; ne ho quindi aggiunta una certa quantità ad occhio ma direi che almeno altri 2-3 etti in più ne ho messi.

La pasta va buttata un poco per volta, a tappe, e scolata immediatamente, non appena sale, in quanto tende ad indurire, secondo me per la marcata presenza di albumi.
Se non si ha la mia stessa urgenza di smaltimento albumi, si possono ridurre questi ed aggiungere acqua come mi ha suggerito la stessa Jo.


◊ Ingredienti  per la pasta ◊ 

500gr di albumi
400gr farina 00 (+200)
100gr farina di semola (+100)
Ho impastato prima nel robot e poi a mano.

Ho preso un pezzetto di pasta per volta, l'ho stesa con il mattarello e messa ben infarinata sulla chitarra.
Ho passato sopra il mattarello e disposto la pasta su un vassoio infarinato.
Ne ho cotti subito 3 etti (pe due persone) e il resto l’ho congelato in vassoi infarinati (quando saranno induriti sarà possibile metterli in bustine).

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◊ Ingredienti per il condimento ◊

foglie di salvia, erba aglina e timo freschi
nocciole
burro salato
pangrattato
pepe

Ho messo in un saltapasta del burro salato (ho diminuito pertanto il sale nella pasta e non ho salato il sugo), l'ho fatto sciogliere e vi ho tostato il pangrattato e delle nocciole spezzettate grossolanamente; ho aggiunto le erbette spezzettate a mano e ho fatto 'schiumare' e abbronzare il sugo.

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Via via che la pasta viene su, trasferirla nella padella del condimento, saltare e servire con una macinata di pepe a mulinello.
Buon appetito!!!

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venerdì 8 ottobre 2010

Mousse di cioccolato al latte al caramello e burro salato

Mousse di cioccolato al latte
al caramello e burro salato
Ricetta tratta da: Dolci al caramello di Trish Deseine (Guido Tommasi Editore),
estratto dal volume Il caramello delle meraviglie

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Io adoro questo libro… Purtroppo debbo far passare un po’ di tempo tra l’esecuzione di una ricetta e l’altra, perché altrimenti qui… altro che balenottere azzurre!!!
Visto che avevo la panna scaduta da un paio di giorni (strano eh!?) mi sono decisa: la devo fare!!! Io non amo molto la mousse al cioccolato e nemmeno il cioccolato al latte. Però l’abbinamento con il caramello mi intrigava non poco… Perciò eccola qua in tutto il suo splendore: una coccola veramente goduriosa!
La prossima volta però voglio provarla facendo il caramello con il muscovado, in modo che si percepisca ancora di più il caramello.

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◊ Ingredienti ◊


200gr cioccolato al latte
200gr panna fresca
100gr zucchero
30gr burro salato
2 cucchiai di acqua
3 uova
(vaniglia)

◊ Procedimento ◊


Preparare il caramello, mescolando prima lo zucchero con i due cucchiai di acqua in modo da ottenere una pasta omogenea, liscia e bianca. Pulire il pentolino da eventuali schizzi sui bordi aiutandosi con un pennello inumidito e mettere a caramellare a fuoco lento.
Mi raccomando mai e poi mai mescolare il caramello, altrimenti cristallizzerà!
Se vedete che l’acqua evapora e lo zucchero tende a cristallizzare, aggiungete poco a poco qualche schizzo di acqua con il pennello, sui bordi e, se necessario, al centro.

Una volta pronto il caramello, allontanarlo dal fuoco e aggiungere il burro - attenzione agli schizzi! – e quindi la panna.
Rimettere sul fuoco basso e girare; non preoccupatevi se vedrete addensare il caramello: girando, con il calore, si scioglierà.
Io, alla fine, ho aggiunto anche un po’ di estratto di vaniglia.
Ottenuto un composto omogeneo, spegnere il fuoco e riporre il pentolino a intiepidire.
Nel frattempo separare tuorli da albumi, montare a neve fermissima questi ultimi.

La ricetta dice di far freddare il composto di caramello prima di aggiungere la cioccolata e le uova. Io ho proceduto in modo un po’ diverso, aiutandomi con il termometro digitale.
Ho aggiunto la cioccolata a pezzetti quando il composto era ancora caldino; ho girato velocemente con la frusta  per amalgamare il tutto e atteso che la temperatura arrivasse fino circa a 45 gradi.
A quel punto ho unito i tuorli, uno per volta, sempre girando velocemente con la frusta.
Ho quindi fatto scendere ancora la temperatura (girando di tanto in tanto) e ho aggiunto un po’ alla volta gli albumi montati quando la temperatura era più o meno a 35 gradi (questo perché non ho pazienza… Sarebbe meglio farla scendere un po’ di più!). Usare una spatola o la frusta, mescolando con il solito movimento dal basso verso l’alto per non far smontare le chiare.

Versare nelle coppette e mettere in frigo almeno 4-5 ore. Meglio ancora sarebbe preparare la mousse il giorno prima.

Servire accompagnando, se si gradisce, con panna semimontata e/o decori al caramello, o granella caramellata di frutta secca.

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NB. A me purtroppo, come si evince dalla foto seguente, si è smontato l’albume, provocando la formazione di mousse vera e proprio solamente in superficie. Dentro invece è rimasta un po’ più liquida.

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lunedì 30 agosto 2010

Gelato alla mora al profumo di lavanda


Gelato alla mora al profumo di lavanda


◊ Ingredienti ◊
250gr di more
250gr di panna fresca
150gr di latte
1 confezione di yogurt mueller mini (gusto mirtillo e chantilly)
4-5 cucchiai di zucchero
1 cucchiaio di glucosio
1 cucchiaino di lavanda *
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
1 goccio di rum bianco

◊ Procedimento ◊
Lavare le more, assicurandosi di togliere eventuali parti ammaccate o ammuffite e mettere a scaldare in un pentolino con due o tre cucchiai di zucchero, a seconda della dolcezza delle stesse; procedere come per fare una composta.
Mantenere da parte qualche frutto per la decorazione.
Dopo aver fatto sobbollire qualche minuto, mescolando di tanto in tanto, passare il composto al setaccio con buchi piccoli.
Eventualmente - io ci ho pensato quando era troppo tardi – si può tenere da parte anche un po’ di questo succo ristretto per variegare il gelato al momento di servire.
Nel frattempo far bollire latte e panna con l’estratto di vaniglia (meglio ancora se si usa mezza bacca di vaniglia) e la lavanda. Quest’ultima l’ho avvolta in una garzina, legata con dello spago, in modo da toglierla facilmente a fine cottura.
Lasciare in infusione il sacchettino di lavanda mentre il latte intiepidisce.
Aggiungere il vasetto di yogurt al “passato” di more (non è necessario, io l’ho aggiunto perché le mie more – di supermercato – non mi sembravano un granché saporite) e una volta che il latte si è intiepidito, aggiungere anche questo al composto.
Mescolare bene, aggiungendo il glucosio e il rum o altra bevanda alcoolica abbastanza neutra come sapore ma forte di gradazione in modo da ridurre al minimo la formazione di  microcristalli di ghiaccio nel congelatore (ammesso che avanzi).
Versare il composto in gelatiera (aspettate che si freddi, non siate frettolosi come me che lo butto sempre quando è ancora caldino!) e aspettare la fine del ciclo della stessa, che variasecondo marca e modello.
Servire con more fresche ed eventuale succo di more ristretto e, se ce l’avete, decorate con un rametto di lavanda.


* Attenzione: siate sicuri di utilizzare lavanda che non sia stata trattata; deve essere fresca di cespuglio o comunque venduta a scopo alimentare!
E non abbondate se non volete avere l'impressione di mangiare una saponetta! =))

domenica 8 agosto 2010

Spalla di maiale alla birra al tegame

Spalla di maiale alla birra al tegame

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Ingredienti
un pezzo di spalla di maiale
una cipolla
due carote
una bicchiere di birra
una piccola confezione di pancetta a cubetti
pomodoro (salsa o concentrato)
rosmarino
sale
pepe
olio
burro

Procedimento
Ho preso un pezzo di spalla di maiale e siccome era un po’ troppo “aperto”, l’ho legato con lo spago.
Ho preparato un mix di sale e pepe (meglio sarebbe aggiungere anche del timo fresco) e rosmarino tritato e ci ho massaggiato la carne.
Si fa soffriggere in un ampio tegame dal fondo spesso, con un po’ d’olio e una noce di burro, un trito di cipolla (ne ho usata una del tipo dorato) e carote (due di dimensioni medio-piccole) e a metà si aggiunge della pancetta a cubetti.
Aggiungere quindi il pezzo di carne e far rosolare qualche minuto, quindi aggiungere un bicchiere di birra. Io purtroppo mi sono ritrovata senza una birra buona (colpa del babbo), così ho usato un bicchiere di Duff (doh!). Sì, sì, proprio quella di Homer Simpson!  Beh non è male, ma penso che per un piatto del genere sia indicata una birra un po’ più corposa (che so, una Chimay ad esempio).
Fatta evaporare la birra, si aggiunge del pomodoro (o concentrato se volete), avendo cura di controllarne l’acidità (nel caso si aggiunge un po’ di zucchero e si riaggiusta di sale).
Ccoprire il tegame e continuare la cottura a fuoco basso. Di tanto in tanto rigirare la carne e cospargerla con il sughetto, in modo che non indurisca.
La prossima volta proverò a tagliarlo tipo spezzatino, perché ho l’impressione che in tal modo mantenga maggiormente la morbidezza.

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mercoledì 21 luglio 2010

Confettura di pesche al cardamomo

Confettura di pesche al cardamomo

Adoro la confettura di pesche (rigorosamente in pezzi) e ho scoperto che queste sono un tipo di frutta che si presta benissimo ad accostamenti più o meno azzardati: dal lime, al rum, alla vaniglia, fino ad arrivare, nei giorni scorsi, al cardamomo.
Quest'ultimo è una spezia un po' particolare, caratterizzata a mio avviso da un sapore ed un profumo marcato, "limonoso". Non saprei come altro descriverlo. Di certo non è un sapore a cui siamo abituati, ma io l'ho trovato gradevole.


La ricetta è molto semplice: si tratta di prendere le pesche, pesarle una volta pulite e sbucciate (le mie erano circa 7 etti), mescolarle allo zucchero (io ne metto un po' più della metà in peso della frutta) e aggiungere i semini interni di cinque-sei frutti. Io li ho pestati leggermente, ma consiglio di macinarli il più finemente possibile. Potete usare anche la spezia in polvere, ma ha un aroma meno persistente e facilmente volatile. Per essere sicuri che l'aroma non 'svapi' i semini potete aggiungerli a metà cottura anziché fin dall'inizio.
La marmellata è pronta quando, facendone colare qualche goccia in un piattino, queste non scivolano via ma raddensano rapidamente a contatto con la superficie fredda.

martedì 13 luglio 2010

Farina di cocco home-made

Fiocchi di cocco disidratato


 Il cocco fresco, va consumato entro breve tempo; quando dalle varie preparazioni avanzano dei pezzetti, questi si conservano bene per un giorno in una ciotola con dell'acqua (avete presente, no, i venditori di cocco-bbello-cocco-fresco-cocco-de-mamma? Ecco!) anche fuori dal frigorifero.
Il latte estratto invece si degrada abbastanza velocemente per cui è meglio utilizzarlo nelle stesse preparazioni che andremo a fare appena dopo l'apertura, oppure ce lo potremo bere così com'è, magari dopo averlo filtrato con un colino da eventuali residui della buccia esterna. E' una bevanda dissetante e, a quanto pare, con proprietà lassative (personalmente ritengo che la quantità minima presenti nelle piccole noci in commercio non debba far preoccupare).
Il cocco è altresì ricco di potassio ma anche di grassi; discrete la presenza di ferro e fosforo.

Dopo questo prologo vi dico cosa ho fatto con dei pezzetti di cocco che mi erano avanzati (e che non ne potevo più di consumare a morsi) da QUESTA preparazione.
Li ho sciacquati sotto l'acqua corrente e li ho messi per un giorno, un giorno e mezzo ad asciugare su un piattino rivestito con un doppio strato di carta assorbente.
Quando ho visto che si erano ben asciugati, ho preso la mia grattugina microplane e mi sono messa con santa pazienza a grattare per ottenere quei bei fiocchi che si comprano già imbustati.
Ogni tanto invertivo il senso del cocco, lato bianco, lato con buccia, perché la parte bianca tende a fare restare una sorta di avanzo che dopo è impossibile grattugiare. Quindi per minimizzare gli sprechi.
Qualche pezzettino alla fine avanzerà di sicuro, se non volete grattugiarvi le dita, ma è una parte trascurabile che può finire direttamente in pancia senza problemi! :P
I fiocchi così grattugiati li ho stesi per un giorno ed una notte su un piano rivestito di carta assorbente in modo che l'umidità residua evaporasse.
Penso che chi ha l'essiccatore o chi è pratico di microonde possa anche velocizzare la tecnica... Se vuole provare e farmelo sapere sarò felicissima di aggiungere la variante rapida!


Una volta disidratati, ho messo i fiocchi in un paio di barattolini (30gr e 12gr le quantità da me ottenute) e PENSO che la conservazione migliore si possa ottenere in freezer. Voi che dite? Ho paura che in frigo tendano a riprendere un po' di umidità e fuori non so per quanto si potrebbero conservare...
Penso che soprattutto per i celiaci sia un'ottima alternativa 'sicura' qualora non trovassero in commercio prodotti 'garantiti', esenti da contaminazioni, in busta.

Primi - Risotto polpo zucchine e zafferano

Risotto polpo zucchine e zafferano
Fonte di ispirazione: la ricetta di franci75 su CIS


◊ Ingredienti

1 e 1/2 tazza (mug) di riso
1 tazza di acqua o brodo (più il necessario per idratare il riso)
1 polpetto medio
1 zucchina grossa
sale
olio
aglio (ho usato un pizzico microscopico di quello in polvere)
mentuccia
zafferano
brandy
odori per lessare il polpo (cipolla, sedano, carota, prezzemolo, basilico)


◊ Procedimento ◊

Ho lessato un polpetto fresco in una pentola con gli odori: messo in acqua fredda, fatto bollire per circa 40 minuti e fatto raffreddare nella sua acqua.
L'ho fatto il giorno prima perché avevo paura che, essendo fresco, il polpo non mi arrivasse al giorno dopo; l'ho tenuto un giorno nella pentola con la sua acqua senza problemi.

Visto che avevo paura che una seconda cottura, come indicata nel procedimento Franci, mi indurisse il polpo (in genere quello fresco è più a rischio di quello surgelato) ho cambiato un po' le modalità di cottura:

Ho messo una tazza e mezzo di riso vialone nano a tostare in una pentola antiaderente con un pezzetto di dado vegetale (o forse di quelli con poco sale non lo so) e una quasi inesistente spolverata di aglio, poi ho aggiunto un goccio di olio e una tazza di acqua.
Poi ho pensato: che acqua e acqua... Mettiamo il brodino del polpo ! Così, dopo aver sfumato il riso con un po' di brandy ho allungato via via con il brodo del polpo.

Nel frattempo ho mandato in padella con un filo d'olio la zucchina grattugiata con un pizzico di aglio e aggiunto verso la fine il polpo tagliato a pezzetti.

A metà cottura del riso, ho aggiunto ad esso il condimento per poi finire aggiungendo lo zafferano e la mentuccia spezzettata a mano. Segue assaggio per verificare di sale e sapore .

Piatto rifinito con pistilli di zafferano e foglioline di mentuccia (ah, non serve dirlo ma la dose è puramente fotografica, non mangereccia ovviamente ).

lunedì 12 luglio 2010

Antipasti - Cetrioli al Curry

 Cetrioli al Curry
Ricetta tratta da Cucinare bene del Luglio 2008 


◊ Ingredienti ◊
Un cetriolo di quelli lunghi
250gr di ricotta
curry
(zafferano)
sale
(pepe rosa)
(erba aglina o cipollina)
pistacchi
pepe
latte
[Tra parentesi ho riportato le mie personali aggiunte]

◊ Procedimento ◊
Lavare bene il cetriolo, spuntarlo e rigarne la buccia con un rigalimoni.
Tagliarlo a rocchetti e scavarli con un piccolo cucchiaino o apposito scavino, cospargere l'interno di sale e far riposare una ventina di minuti in modo che perdano l'acqua di vegetazione.
Risciacquarli bene e asciugarli.
Nel frattempo avremo preparato e fatto riposare un po' in frigo in modo da farla compattare, la ricotta con il curry, sale e pepe e pistacchi tritati. Io non ho aggiunto sale - e nemmeno il pepe - perché per me era già saporita così e non ho aggiunto i pistacchi. Ho aggiunto invece dell'indian saffron, dello zafferano meno pregiato che avevo comprato due anni fa in Turchia, perché il mio curry non colorava molto.
Mettere il composto nei rocchetti con una sac a poche con la bocchetta stellata e decorare con i pistacchi. Io invece ho usato del pepe rosa e dei fili di erba aglina, oltre ai fili avanzati della buccia del cetriolo che ho fatto arricciare in acqua e ghiaccio.
 

venerdì 12 febbraio 2010

Dolci al cucchaio - Gelato Pralinato al Caramello e Burro Salato

Gelato pralinato al caramello e burro salato

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Avete presente quel goduriosissimo gelato della Häagen-Dazs dal gusto caramelloso-pralinato? Sì eh? Ecco... Questo è!
La ricetta era in lista da mesi, da quando ho comprato un Sale&Pepe cui era allegato un libretto, Dolci al caramello di Trish Deseine (Guido Tommasi Editore), estratto dal volume Il caramello delle meraviglie, un libro in cui perdersi anche solo per le foto!

Ma passiamo al dunque (tra parentesi ho indicato mie aggiunte o modifiche):


◊ Ingredienti

500ml panna fresca

5 tuorli
30gr zucchero per la crema
100gr zucchero per il caramello
2 cucchiai di acqua
50gr burro salato
(estratto di vaniglia)
(croccante)



◊ Procedimento ◊

Montare i tuorli con lo zucchero finché diventino spumosi.
Portare ad ebollizione 300ml di panna, versarla a filo sulle uova, sbattendo con la frusta e porre di nuovo sul fuoco, sempre mescolando fino a far raddensare bene. Io ho aggiunto un po' di estratto di vaniglia, temendo che si sentisse troppo l'uovo.

Preparare il caramello mettendo in una casseruola dal fondo spesso 100gr di zucchero (io ho usato metà zucchero bianco e metà muscovado, dall'aroma più intenso) e due cucchiai di acqua; prima di mettere sul fuoco fare assorbire l'acqua allo zucchero, in modo che si formi una specie di pasta liscia e bianca. A questo punto non correrete il rischio che alcune parti si brucino durante la cottura.

Mettere sul fuoco (basso) e far caramellare senza muovere la pentola o girare con un cucchiaio (che farebbe cristallizzare il caramello); tenete a portata di mano un pennello immerso in un bicchiere d'acqua, in modo da passarlo sui bordi della pentola nel caso in cui lo zucchero cominci ad attaccarsi ai lati.
fatto il caramello, togliere la pentola dal fuoco e aggiungere il burro e la panna restante, mescolare, eventualmente riportando sul fuoco per sciogliere eventuali grumi.

Mescolare i due composti e lasciare raffreddare a temperatura ambiente, dopodiché versare nella gelatiera e seguire il programma (a me sono bastati una ventina di minuti). 
Siccome io sono ghiotta e non mi bastava il caramello , ho preparato un croccante con nocciole, noci e mandorle, (mi sono dimenticata di tostarle però), tritate grossolanamente con il batticarne aggiunte a un altro caramello fatto nello stesso modo di prima (senza burro e panna ovviamente): 100gr di zucchero, stavolta solo bianco però, e 2 cucchiai di acqua. Una volta mescolata la frutta secca nel caramello ho steso sul silpat, aspettato che si freddasse, e passato di nuovo sotto il batticarne, con un foglio di carta forno in mezzo, in modo da ottenere una granella caramellata che sono andata ad aggiungere direttamente in gelatiera negli ultimi 2 minuti.

Servire subito in coppette, magari accompagnando con pezzi di croccante o cialde alle nocciole come le Tegole Valdostane.

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Il risultato? Che ve lo dico a fare?


Una presentazione alternativa:
Gelato pralinato al caramello e burro salato in crèpes flambé con grappa al miele

Qualche sera fa avevo a cena un amico di famiglia che compiva gli anni per cui ho fatto delle crepes secondo la ricetta della crepiera Krups (2 uova, 50gr di farina, 5cl di latte, 1C di zucchero, 1C e 1/2 di burro fuso, un pizzico di sale) ; le ho flambate in padella con dello zucchero e della grappa al miele, e le ho servite accompagnandole con il gelato e del croccante.


Annotazioni: servire il gelato nelle crêpes disposte nelle ciotoline non è la cosa ideale; molto carino e scenografico ma poco pratico: si rischia di dover essere costretti a mangiare la crêpe da sola, quanto meno i bordi che escono fuori, con cucchiaino e mani... E non è né comodo né particolarmente gustoso.

Per cui è meglio servirle classicamente in un piattino, magari arrotolate o piegate, con coltello e forchetta, e la pallina di gelato, in modo da poter tagliare la crêpe a striscioline da mangiare assieme al gelato.